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Anziani e salute: “Rischiano l’intossicazione per cibi scaduti”

Patrizia Laurenti e Francesco Landi hanno effettuato un’indagine nei confronti degli anziani e della loro alimentazione all’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma. È emerso che non sono particolarmente attenti sulle regole di conservazione del cibo e, di conseguenza, rischiando un’intossicazione alimentare.

La ricerca ha interessato circa 200 anziani dell’Ambulatorio geriatria, del Centro fitness oppure ricoverati in ortogeriatria nel Centro di Medicina dell’Invecchiamento del Gemelli. Un anziano su tre ha dimostrato di non sapersi nutrire in maniera adeguata, ammettendo di mangiare troppo senza sapersi fermare. Inoltre, tra questi anziani vi è un’elevata percentuale di consumo di cibi scaduti o scongelati male.

Il 90% degli anziani analizzati consuma frutta e verdura ogni giorno; il 18% mangia pesce pochissime volte alla settimana; il 40% cerca di dimagrire; l’85% desidera seguire regole alimentari precise per poter migliorare la propria salute; il 30% riceve informazioni sul cibo dalla televisione, da internet o dai giornali, il 35% da medici esperti nel settore e il 15% dal proprio medico di famiglia.

Tra il 10% e il 30% degli anziani non c’è il rispetto delle fondamentali e basilari regole igieniche nella conservazione e preparazione dei cibi. Almeno il 50% degli anziani scongela i propri alimenti a temperatura ambiente, poco prima di cucinarli. In questo modo, il rischio d’intossicazione aumenta notevolmente, soprattutto durante l’estate.