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Anziani: più di 2 milioni dicono “sì” agli animali domestici

Più di due milioni di anziani non rinunciano alla compagnia di un animale domestico: che sia un cane, un gatto o un canarino non importa, poiché la loro presenza sarebbe importantissima per un anziano su quattro. Ci troviamo di fronte a un caso in cui, per potersi prendere cura del proprio migliore amico, si arriva a spendere fino a 800 euro l’anno. A sostenere tale affermazione è l’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia, grazie a un’indagine svolta nei confronti di 5.790 over 65.

Nove su dieci di questi individui possiede un cane o un gatto; quasi la metà degli anziani esaminati ha dichiarato di aver ricevuto il proprio animale domestico in regalo, mentre uno su dieci ha deciso di acquistarlo presso un comune negozio per animali. Uno su due anziani dichiara di occuparsi del proprio animale in prima persona: non si tratta esclusivamente di un animale da compagnia, ma di un vero e proprio amico che regala maggiori occasioni per uscire, comunicare con altre persone e muoversi durante il giorno.

L’80% degli anziani porta il proprio cane a passeggio ogni giorno; l’85% effettua controlli più che regolari dal veterinario. Pare che, in confronto ad altre fasce di età, gli anziani siano decisamente molto più sensibili nei confronti dei loro animali domestici, escludendo a priori la possibilità di abbandono. Cani e gatti diventano infatti dei veri e propri compagni di vita a cui è impossibile rinunciare. Il 38% degli anziani li porta in vacanza, la metà li lascia a casa di parenti o amici, il 12% li colloca in strutture specializzate. Tuttavia, il 20% degli anziani ha deciso di rinunciare ad ogni vacanza perché impossibilitati a portare con sé il proprio migliore amico a quattro zampe.

Roberto Messina, presidente della FederAnziani Senior Italia, ha così commentato: “L’attività fisica legata al possesso di un animale, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche. Mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione”.