Soffio al cuore: cos’è e cosa fare

L’invenzione dello stetoscopio, datata 1816, è stata fondamentale nel campo medico: le innovazioni che ci sono state a seguito dell’utilizzo di questo strumento sono state significative. Grazie a questo strumento è stato possibile scoprire, ad esempio, il caratteristico suono che ha il cuore nel suo battito. Di riflesso, è stato possibile scoprire anche cos’è il noto soffio al cuore. 

Cos’è il soffio al cuore

Il soffio al cuore è un rumore anomalo che viene percepito, tramite utilizzo dello stetoscopio, dal medico nel monitorare il battito cardiaco. La chiusura delle valvole cardiache che c’è quando il sangue attraversa il cuore porta il muscolo stesso a produrre un suono caratteristico durante il battito.

Quando il suono percepito dal medico non è quello caratteristico, si può parlare di soffio al cuore. Questa condizione può presentarsi sotto forma di fischi o sibili, o di veri e propri soffi, deboli o intensi che siano. Ci sono due tipi di soffi al cuore, che si identificano in base alle cause e al grado di pericolosità: soffio al cuore innocente e soffio al cuore anomalo. 

Soffio al cuore innocente

Il soffio al cuore innocente è una condizione che può presentarsi piuttosto comunemente tra i bambini e non è assolutamente collegata ad una patologia cardiaca. Esso altro non è che un rumore anomalo causato dal circolare del sangue all’interno delle cavità cardiache o delle valvole, o nei vasi sanguigni collegati al cuore.

Non si conosce, per questo motivo, la causa che porta a un soffio innocente tra i bambini sani: generalmente il soffio è generato da una circolazione maggiore di sangue nel cuore. Per questo motivo il soffio innocente può riguardare anche donne durante la gravidanza, data la circolazione maggiore di sangue all’interno dell’organismo. In ogni caso, i casi di problemi cardiaci legati a questa condizione sono pressoché nulli.

Soffio al cuore anomalo

Il soffio al cuore anomalo, così come quello innocente, può presentarsi sia tra i bambini che tra gli adulti: in entrambi i casi, purtroppo, esso è legato a problemi e patologie cardiache. Nei bambini, generalmente, è legato a malformazioni cardiache congenite, mentre negli adulti è il risultato di un malfunzionamento delle valvole cardiache, dovuto ad altri problemi come infezioni o semplicemente all’invecchiamento.

Tra le problematiche più comuni di un soffio al cuore anomalo ci sono: valvole troppo chiuse, che ostacolano il flusso circolatorio regolare o valvole che subiscono perdite a causa di una chiusura non corretta. 

Cosa fare per il soffio al cuore

C’è da premettere, prima di ogni altra cosa, che il soffio al cuore non è una malattia e che nella maggior parte dei casi – specie se si tratta di un soffio innocente – non c’è bisogno di ricorrere a terapie. Di solito i soffi innocenti, anche se durano per tutta la vita, non portano a nessun tipo di problematica: non c’è bisogno di limitare l’attività fisica né di adottare nessun altro tipo di soluzione. 

Per gli altri casi, nel momento in cui il medico si rende conto del soffio al cuore tramite stetoscopio, può indirizzare il paziente verso un cardiologo, sia esso pediatrico o meno. Quest’ultimo effettuerà, chiaramente, una visita completa che riguarderà ogni singolo aspetto che potrebbe essere legato ad un soffio anomalo: malattie, patologie o problemi fisici potrebbero essere riscontrati con un consulto orale o con una visita completa. 

La valutazione del soffio al cuore avviene attraverso parametri specifici: intensità del soffio (in una scala da 1 a 6), frequenza e tono del soffio, parte del torace in cui lo si avverte e durata o dinamica (come cambiamenti) dello stesso. Una volta identificate le cause del soffio, le possibili terapie volte all’eliminazione del soffio saranno indirizzate all’eliminazione delle cause stesse.

Redazione

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