Suffumigi al bicarbonato: come si fanno

I suffumigi al bicarbonato non sono altro che dei fumenti ampiamente indicati per guarire da tosse e sinusite. Rappresentano in pratica, i classici rimedi della nonna, che diventano una vera manna dal cielo quando i farmaci non aiutano (o più semplicemente non si vuole passare per la farmacia).

Come nascono i suffumigi

I fumenti sono una pratica molto antica, in grado tuttavia di portare a degli ottimi benefici. In particolare essi nascono sostanzialmente per il naturale trattamento di malanni di stagione o particolari problemi respiratori.

In pratica non serve altro che portare ad ebollizione un qualsiasi liquido (in genere trattasi di acqua), con all’interno (nel nostro caso) il bicarbonato. Ovviamente la sostanza soluta all’interno cambia a seconda del problema che andiamo a risolvere.

Una volta bollita, l’acqua evapora e nell’inalare questo vapore le vie respiratorie tendono a liberarsi. Il vapore infatti compie una positiva azione contro problemi come il catarro in gola o mal di testa e sinusite. Non occorrono altri ingredienti, ed è facile da preparare. Si può preparare in autonomia e se ne può fare abuso senza controindicazioni.

Come fare i fumenti

Per preparare i suffumigi occorre la giusta dose di ingredienti. Comunque sia, basta munirsi di una pentola abbastanza grande, riempirla quasi fino all’orlo con dell’acqua e versare all’interno il bicarbonato. Il tutto in quantità commisurata a quella dell’acqua. A questo punto va posta la pentola sul fornello per portare l’acqua ad ebollizione. Non appena inizia a produrre vapore, si può prendere la pentola per porci il viso al centro e godere delle esalazioni benefiche.

Per una maggior efficienza ci si dovrebbe coprire la testa con un panno. È così infatti che il vapore sale nel naso e non si disperde, per una respirazione a pieni polmoni.

Si può usare un qualsiasi panno, tanto meglio se si tratta di un asciugamano. Se il panno usato infatti ha una maggiore consistenza, consente un miglior mantenimento del vapore nell’area di respirazione. Affinché il fumento sia ancora più efficace, bisogna fare piccoli respiri e non dilungarsi troppo tempo con la testa a respirare il vapore della pentola.

Pare infatti che ogni due/ tre minuti occorre fare delle pause. Questo affinché si abbia modo di inspirare dell’aria a temperatura normale, per poi ricominciare a respirare il vapore della pentola. La pratica può durare nel massimo una mezz’oretta. Inoltre si può fare anche più di una volta al giorno per una più rapida guarigione dal problema. Si può inoltre provare ad acquistare un più pratico inalatore per suffumigi.

Quando sono adatti

Ciò che tutti si domandano è quando convenga sottoporsi alla pratica dei suffumigi. Stando a quanto consigliano anche gli esperti (e soprattutto secondo gli insegnamenti casalinghi), si tratta di una pratica ideale se si soffre di una delle seguenti patologie:

  • asma (in linea generale, a questa pratica si dovranno accompagnare altre cure);
  • laringiti;
  • faringiti;
  • affezioni dei bronchi e delle vie respiratorie.

I suffumigi con bicarbonato si apprestano ad essere ideali anche se si ha un forte raffreddore. Essi infatti liberano i bronchi anche in caso di naso chiuso. In ogni caso, dunque, un qualsiasi disturbo respiratorio (ovviamente non legato a patologie più gravi) potrà essere risolto sottoponendosi a sessioni di suffumigi.

I suffumigi con bicarbonato sono però largamente consigliati soprattutto in caso di tosse e sinusite. In linea generale infatti gli esperti consigliano l’uso di sostanze dal particolare carattere fitoterapico, tanto meglio se balsamiche.

Questo perché tali sostanze di solito hanno proprietà emollienti e in particolare stimolanti. I suffumigi al bicarbonato, comunque, sono la soluzione migliore se il muco si concentra sulle tonsille e se si soffre di mal di testa sinusoidale.

Redazione

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