Morbillo: 110mila casi in tutto il mondo nei primi mesi del 2019
È preoccupante e da tenere in assoluta considerazione il dato Unicef relativo ai casi di morbillo in tutto il mondo. Rispetto allo stesso periodo del 2018, infatti, i primi mesi dl 2019 hanno visto un incremento della malattia del 300%, pari a 110 mila casi in tutto il mondo. La malattia, che ha portato a più di 100mila morti nel 2017, vede la sua incidenza maggiore negli Stati Uniti.
Settimana mondiale delle Vaccinazioni: i dati Unicef sul morbillo
In occasione della Settimana mondiale delle Vaccinazioni, l’Unicef ha diffuso i dati riguardanti i casi di morbillo in tutto il mondo. La malattia, che sta avendo grande incidenza mondiale negli ultimi anni, vive una fase di incremento molto preoccupante, che il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia ha voluto sottolineare.
Nei primi mesi del 2019 presi in analisi sono stati 110mila i casi di morbillo in tutto il mondo, con un aumento in percentuale del 300% rispetto ai primi mesi del 2018. Ciò deriva, sottolinea l’Unicef, da una mancanza dei vaccini nel primo anno di vita, che si verifica in oltre 20 milioni di bambini ogni anno. Nel 2017 la malattia ha portato alla morte di oltre 100mila persone, dato l’aumento dell’oltre 22% rispetto all’anno precedente.
I Paesi con più casi di morbillo al mondo
Il morbillo è diffuso in tutto il mondo e particolarmente nei grandi Paesi. Stati Uniti, Francia, Spagna e Italia sono i Paesi in cui si sviluppa particolarmente la malattia, data l’assenza di vaccini nel primo anno di vita.
Considerati gli anni dal 2010 al 2017, sono 2.5 milioni i bambini che non hanno ricevuto un vaccino nel primo anno di vita negli Stati Uniti; oltre 600mila, invece, sono i bambini non vaccinati in Francia e oltre 500mila quelli in Spagna. L’Italia è al quinto posto di questa classifica con oltre 435mila bambini non vaccinati negli otto anni compresi.