Alcune persone in tutto il mondo hanno la polidattilia, il che significa che sono nate con più di cinque dita per mani e piedi. La maggior parte dei medici li classifica come “malformazione”. Tuttavia una corrente di pensiero considera la polidattilia come un mezzo che porta benefici.
Poiché la polidattilia è così insolita, alcune persone potrebbero considerarla una malformazione o un’anomalia. Molti medici propongono spesso di rimuovere chirurgicamente eventuali dita in eccesso alla nascita, in quanto non considerano questi mini arti ulteriori utili.
Ma mentre la sua estetica fuori dal comune può essere la sola cosa che lascia attoniti, la polidattilia può portare agli individui dei benefici pratici.
Questo, almeno, è ciò che ha concluso uno studio dell’Università di Friburgo in Germania. La ricerca suggerisce che le persone con polidattilia hanno più destrezza di movimento rispetto alle loro controparti con meno cifre.
In questo piccolo studio, i ricercatori hanno lavorato con due volontari che avevano entrambi sei dita completamente sviluppate su ciascuna mano: una donna di 52 anni e suo figlio di 17 anni.
Il coautore dello studio, il prof. Carsten Mehring, ha spiegato che l’obiettivo dello studio era quello di sapere se queste persone hanno delle capacità motorie che si spingono oltre i soggetti con cinque dita.
I ricercatori hanno chiesto ai due volontari di impegnarsi in vari compiti mentre registravano la loro attività cerebrale attraverso la risonanza magnetica funzionale.
Il prof Mehring ha spiegato che negli esperimenti le persone potevano compiere un’azione con una mano, per compiere la quale di solito si ha bisogno di due mani. La manipolazione, secondo l’esperto, viene resa versatile e abile in modo straordinario.
Pare dunque che le persone con polidattilia siano in grado di gestire alla grande controllo neuronale degli arti in eccesso con molte più abilità sensomotorie rispetto a chi ha 5 dita.
In futuro, una migliore comprensione della capacità del cervello di ricablare sulle nuove caratteristiche corporee potrebbe aiutare gli scienziati. In particolare questi potrebbero sviluppare arti robot indossabili che sarebbero in grado di integrarsi con il sistema nervoso di una persona.
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