Cranio: gli smartphone lo trasformano, spine ossee nel 41% dei giovani
Una curiosa ricerca scientifica ha dimostrato che sempre più giovani hanno subito una parziale modifica del cranio, in risposta allo stress muscolare comportato dalla postura errata che viene adottata per guardare lo schermo di smartphone e tablet. È il risultato di un processo generazionale che si innesta perfettamente in quel cambiamento degli stili di vita introdotto dagli smartphone: a portare avanti gli studi sono stati i professori della Sunshine Coast, che hanno evidenziato la presenza di particolari spine ossee, dette esostosi o entesofiti, alla base del cranio.
La ricerca dell’Università della Sunshine Coast
I due professori David Shahar e Mark GL Sayers hanno portato avanti un’interessante ricerca, volta a evidenziare un comportamento anomalo da parte del cranio dei giovani, che presenta sempre più spine ossee. Le malformazioni, dette esostosi o entesofiti, sono di natura benigna e, stando a quanto evidenziato dalla ricerca dell’Università della Sunshine Coast, è dovuta dalla postura scorretta che i giovani assumono nell’osservare costantemente gli schermi di smartphone e tablet.
Per arrivare ai risultati dei propri studi, i due scienziati hanno studiato ai raggi X il cranio di 1200 adulti, con un’età compresa tra i 18 e gli 86 anni, evidenziando i risultati. Ciò che è emerso è che il 41% dei giovani presenta queste particolari “spine ossee” alla base del cranio, nella zona occipitale. “Faccio il medico da 20 anni, e solo nell’ultimo decennio ho osservato che sempre più miei pazienti presentano questa escrescenza sul cranio”, ha dichiarato Shahar, che ha osservato queste spine anche in passato, anche se con cadenza e dimensioni certamente minori. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Scientific Reports, ha invece evidenziato che le escrescenze potevano avere una lunghezza compresa tra gli 1 e i 3 centimetri.
Che cosa sono le esostosi e perchè si formano nei giovani
In generale, le esostosi – chiamate anche entesofiti – sono delle malformazioni cartilaginee che si generano a livello metafisario delle ossa lunghe. In genere, queste stesse tendono a generarsi a seguito di traumi, problemi relativi al movimento della zona in questione, stress meccanici o invecchiamento. Nei giovani, invece, il motivo è un altro, ed è stato evidenziato dalla ricerca compiuta dall’Università della Sunshine Coast.
Le esostosi tendono a generarsi sempre più frequentemente nella zona occipitale alla base del cranio, detta entesi: l’entesi è un’inserzione specifica dove convergono muscoli e legamenti, e si trova alla base dell’osso occipitale, dove si trova la protuberanza occipitale esterna (EOP). Questa “struttura”, a cui si allacciano muscoli e legamenti del collo, garantisce il regolare movimento rotatorio e oscillatorio del capo, il cui peso è tutt’altro che irrilevante (generalmente si aggira intorno ai 4,5 chilogrammi).
Queste malformazioni, dunque, sono di natura benigna e servono a “rafforzare” la zona particolarmente sollecitata dai giovani, che tendono a tenere il capo troppo reclinato in avanti nell’osservare lo schermo di smartphone e tablet. Lo stress innaturale, che tiene impegnato l’entesi per più ore al giorno, ha fatto sì che la malformazione fosse particolarmente evidente, data la sollecitazione anomala.