Diete iperproteiche: esempi e possibili danni
Con l’arrivo della bella stagione sempre più persone si affidano a delle diete per tornare in forma e per essere pronti per la prova costume. Una dieta, per funzionare, deve essere studiata appositamente per ogni singola persona, in base alle sue esigenze, al suo fabbisogno, alle sue eventuali intolleranze e così via. Insomma, una dieta non può essere improvvisata: è sempre opportuno rivolgersi ad un nutrizionista o un dietologo che saprà sempre quale regime alimentare e quindi quale dieta sia meglio prescrivere. Tra le possibilità a disposizione ci sono le diete iperproteiche: anche in questo caso, come ogni cosa, nel seguire questa dieta, ci sono dei pro e dei contro.
Cosa si intende per diete iperproteiche
Una dieta iperproteica è un regime alimentare in cui viene limitato il consumo di carboidrati per dare spazio, invece, a più proteine. In linea di massima la quantità di proteine da assumere al giorno dovrebbe costituire circa il 20% dell’apporto calorico e questo corrisponde ad un quantitativo che da 0,8 a 1,2 grammi di proteine per ogni chilo di peso corporeo.
Le proteine che dovrebbero essere consumate sono sia di origine animale che di origine vegetale (come i legumi).
Questo stile alimentare consente di perdere peso (anche 7 kg in un mese) perché le proteine accelerano il metabolismo e favoriscono l’eliminazione dei grassi.
Tuttavia eliminare del tutto i carboidrati (o limitarne fortemente il consumo) potrebbe comunque essere dannoso per chi segue questo tipo di dieta.
Infatti il nostro corpo ha bisogno dei carboidrati per fare il pieno di energia da utilizzare durante tutta la giornata: in caso contrario, l’energia deriverebbe dalle fonti di glucosio presenti nel fegato e nei muscoli che, una volta esaurite, sarebbero di nuovo utilizzabili dopo aver mangiato.
Esempi di diete iperproteiche
Ecco un esempio di dieta iperproteica, partendo dalla colazione fino alla cena. A colazione si può consumare del latte a basso contenuto di grassi (circa 250 ml) con del muslei arricchito di frutta secca.
A metà mattina, come spuntino, meglio evitare barrette o merendine piene di zuccheri e puntare, invece, su un frutto, meglio se poco zuccherino come il kiwi.
A pranzo, invece, si può preparare della pasta integrale condita con della salsa di pomodoro, parmigiano e un filo di olio extra vergine d’oliva.
A cena, per finire, petto di pollo alla piastra accompagnato da verdure (come zucchine) e per condimento un filo di olio extra vergine d’oliva.
Un altro esempio di menu completo quando si segue una dieta iperproteica, può essere quello composto come segue.
A colazione si può accompagnare il latte con basso contenuto di grassi con una manciata di corn flakes. Come spuntino, invece del kiwi, si può mangiare una mela.
A pranzo, invece che la pasta integrale, si può optare per i cereali (come il riso), ad esempio preparando un risotto con il radicchio.
Infine, per cena, se non si preferisce la carne, meglio scegliere del tonno o del salmone conditi con olio extra vergine d’oliva e accompagnati da verdure di stagione.
Altri esempi di proteine che possono essere variate con la carne e il pesce sono i legumi (ceci, fagioli e lenticchie) o, ancora, le uova (ad esempio si può preparare una frittata fatta con gli albumi d’uovo) o formaggi magri.
Per colazione, invece che il latte, si può optare anche per dello yogurt magro o greco o, in alternativa, se non si preferisce la colazione dolce, delle uova strapazzate o una fetta di pane integrale accompagnata da una crema di avocado e uova in camicia. Altrimenti una giusta idea può essere quella di mangiare della frutta di stagione assieme a frutta secca.
In linea di massima, meglio evitare di abusare dei dolci ma sostituire la voglia di dolci con un l’assunzione di frutta fresca di stagione.
I danni della dieta iperproteica
Le diete iperproteiche, come visto, consentono di dimagrire ma nascondono delle insidie “pericolose”: innanzitutto si dice che chi segue questo stile alimentare possa accusare un affaticamento dei propri reni.
Questo è dovuto al fatto che l’assunzione di proteine in eccesso favorisca la sovrapproduzione di acido urico. Se l’acido urico non viene smaltito nella maniera corretta, si possono formare dei calcoli ai reni.
Anche il fegato tenderebbe ad intossicarsi, poiché alcuni scarti del metabolismo delle proteine potrebbero non essere smaltiti completamente.
È proprio per questi motivi che una dieta iperproteica non deve assolutamente essere seguita da chi presenta dei problemi o dei disturbi ai reni o al fegato.
Un altro problema spesso accusato da chi segue una dieta iperproteica è all’intestino ed in particolare legato a problemi di stipsi.
Infine, dopo aver interrotto la dieta iperproteica (ed aver eventualmente perso dei chili), il rischio di tornare al proprio peso originario è molto elevato poiché la voglia di tornare a mangiare carboidrati, dopo tanto tempo di astinenza, potrebbe essere molto forte.