Resistenza antibiotica: ideata la lampadina che uccide i batteri
25.000 morti ogni anno. Sono le vittime causate dalla resistenza agli antibiotici, una problematica di enorme peso che causa anche notevoli danni dal punto di vista economico. Le previsioni per il futuro non sono rosee, dato che vengono stimati 10.000.000 di decessi entro il 2050 a causa della resistenza antibiotica.
Resistenza all’antibiotico? Ecco la lampadina “ammazza batteri”
Tuttavia, negli ultimi giorni è stata confermata una novità che potrebbe rappresentare davvero una svolta per questa criticità. Una soluzione tutta italiana, che potrebbe contenere e addirittura prevenire la resistenza agli antibiotici.
Si tratta di una lampadina che sarebbe capace di resistere ai batteri, inventata da due italiani, Rosario Valles e Carmelo Cantiere, e firmata Biovitae. Perché l’organismo resiste all’antibiotico? La causa principale è da ricercare proprio nella quantità di antibiotici che vengono normalmente assunti per via alimentare, con ricadute sugli esseri umani, ma anche sugli animali e sull’ambiente: gli antibiotici, dopo essere stati assunti dall’uomo, finiscono nell’ambiente contaminandolo e inquinandolo.
La lampadina tutta “italiana”: ecco come funziona
Cosa fa esattamente la lampadina ideata dai due scienziati italiani? Per farla breve, questo strumento è in grado di uccidere tutti i batteri, agendo sul loro metabolismo e inducendoli alla morte.
Il tutto in piena sicurezza, dato che la luce utilizzata dalla lampadina è LED e non UV. In tal modo si riescono a prevenire tutte quelle allergie causate dall’eccesso batterico e dalle muffe, infliggendo un colpo “letale” al fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
La maggiore sicurezza e l’efficacia della lampadina appare evidente non solo in casa ma anche in luoghi pubblici come appunto i presidi ospedalieri. Un’invenzione che potrebbe davvero significare molto per la lotta alla resistenza da antibiotico, ma che non esenta le persone dall’assumere sempre correttamente gli antibiotici, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico curante.