Primo virus dell’influenza identificato a Parma
Il primo virus dell’influenza di settembre è stato identificato all’Università di Parma tramite un tampone faringeo di una bambina di sei anni ricoverata nel reparto di Pediatria generale e d’urgenza.
La vicenda
La bambina è stata ricoverata all’ospedale con febbre e mal di gola non riconducibili all’influenza ma ad una generica affezione dell’apparato respiratorio.
Il virus di specie B è stato identificato dalle professoresse Flora De Conto e Maria Cristina Arcangeletti e dai loro collaboratori nei laboratori di Virologia.
Questo virus, come il virus influenza di specie A, comporta per l’uomo infezioni e malattie e si caratterizza per episodi epidemici ricorrenti, generalmente durante l’inverno dei Paesi a clima temperato.
La scoperta del virus dell’influenza
Grazie all’utilizzo di tecnologie molecolari avanzate e di metodi colturali convenzionali si è potuto procedere ad una diagnosi veloce di infezione da virus influenza B tramite un tampone faringeo della bambina di sei anni ricoverata presso l’ospedale di Parma.
Con questa scoperta, è possibile dimostrare che i virus influenzali non circolano solo nella stagione invernale ed è dunque necessario che gli specialisti effettuino controlli puntuali e utilizzino i giusti metodi diagnostici sofisticati affinché avvenga una diagnosi precoce ed accurata.
Infatti gli scienziati specializzati su questi agenti dovrebbero monitorarli per scongiurare il rischio di episodi epidemici o pandemie.
Sempre di recente, lo stesso team di specialisti che ha fatto questa scoperta è riuscito a diagnosticare tempestivamente un caso di Dengue in un paziente pediatrico italiano di ritorno da un viaggio nel sud-est asiatico.
L’Università di Parma ha concluso dicendo che questi risultati, molto importanti per i pazienti, sono stati resi possibili grazie alla continua attività di ricerca nel centro che ha ottenuto anche notevole riscontro in pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche.