La salute dei denti è collegata al cuore sano
Quante volte ci viene detto che sorridere fa bene alla salute? È sicuramente vero, così come è bello poter sfoggiare una dentatura perfetta, che contribuisce ad aumentare la nostra autostima e di conseguenza a farci stare meglio con noi stessi e anche con gli altri. Per avere denti belli è opportuno badare con molta attenzione al loro mantenimento, rimanendo sempre molto attenti a tenerli sani.
Una dentatura non sana può portare a problemi cardiovascolari
Quando invece la dentatura comincia a mostrare delle problematiche, anche piuttosto serie, ecco che è giunto il momento di cominciare a preoccuparsi. Lo rivela una ricerca condotta dall’Università Islamica Imam Muhammad bin Sa’ud e presentata a Dubai nel corso della Conferenza mediorientale dell’American College of Cardiology, dove è stato mostrato che la perdita di uno o più denti per motivazioni non attribuibili a traumi specifici può rappresentare un vero e proprio segnale di allarme per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
In sostanza, chi perde uno o più denti è maggiormente a rischio di incorrere in patologie molto pericolose come ad esempio l’infarto.
La parodontite è collegata alle patologie del cuore
Quando ci si pone con superficialità nei confronti del cavo orale, ecco che può subentrare uno stato infiammatorio conosciuto come parodontite. La parodontite, se non trattata, può portare ad una progressiva infiammazione del resto del corpo, fino a compromettere la salute cardiovascolare.
Lo studio ha interessato 316.588 persone di età compresa tra 40 e 79 anni, di cui un 8% senza denti e il 13% con malattie cardiovascolari. Dai risultati di questa indagine è venuto fuori che solo il 7% del campione soffriva di malattie cardiovascolari, sebbene non avesse denti mancanti.
L’associazione con le malattie cardiovascolari si è rivelata piuttosto chiara anche in quei pazienti che presentavano anche una perdita soltanto parziale di denti (da uno a sei in meno). Le giuste cure odontoiatriche sopra i 40 anni diventano quindi imprescindibili non soltanto per salvaguardare la dentatura, ma anche per abbassare il rischio di incorrere in problematiche di natura cardiovascolare.