Acqua alcalina ionizzata, ecco cos’è e perché può portare dei benefici
Al giorno d’oggi, il tema del rispetto ambientale è centrale e sono tante le persone che si sono finalmente convinte di come sia arrivato il momento di fare qualcosa per vivere in un mondo un po’ più pulito. Liberare l’aria, ad esempio, dal costante inquinamento, non è certo di certo una cosa semplice: stesso discorso per l’acqua, che spesso e volentieri è ricca di residui chimici.
Ecco spiegato il motivo per cui anche quando si tratta di acqua da bere e da consumare, il primo pensiero è quello verso un prodotto di qualità e pulito. Capita in numerosi Comuni, infatti, che l’acqua che passa attraverso gli acquedotti, e in appositi sistemi di depurazione, venga marchiata come non consigliabile da bersi.
In tutti questi casi è chiaro che si deve sfruttare l’ingegno e puntare su altri strumenti che possano permettere di avere un’acqua finalmente pulita. Ad esempio, l’acqua alcalina ionizzata è spesso un’ottima soluzione, dal momento che rappresenta il frutto dell’utilizzo di appositi dispositivi di depurazione che si possono facilmente trovare sul mercato.
Ionizzare l’acqua, ecco perché è possibile
Gli ioni rappresentano semplicemente degli atomi, ovvero delle particelle che hanno delle cariche elettriche che presentano delle interazioni con altre similari. All’interno del corpo umano, ad esempio, la ionizzazione delle particelle è un’attività che si verifica di continuo e, come si può facilmente intuire, è in tutto e per tutto naturale.
Nel momento in cui il processo di ionizzazione si verifica all’interno dell’acqua che è stata inquinata, le reazioni che si vengono a formare tra le varie molecole permettono che le parti inquinanti vengano prese e poi intrappolate. In questo modo, ecco che
Ionizzare l’acqua in casa è utile?
Una delle soluzioni più efficaci parrebbe essere quella di avere a disposizione un’acqua alcalina ionizzata. Infatti, l’alcalinizzazione va a incrementare il livello di Ph e l’acqua, in questo modo, diventa notevolmente più leggera. Non si tratta, però, due aspetti, che possono essere raggiunti sempre in modo differenziati, visto che non si escludono a vicenda.
Per riuscire a ottenere un’acqua che sia ionizzata e, al tempo stesso, pure alcalina, ecco che si devono raggiungere quelle condizioni perfette per fare in modo che ricordi il più possibile l’acqua minerale dell’Himalaya. Secondo un gran numero di addetti ai lavori, pare proprio che il sale dell’Himalaya sia quello più adatto per poter alcalinizzare l’acqua.
Per poter raggiungere questo obiettivo ci sono diverse aziende che hanno lanciato sul mercato dei veri e propri dispositivi che si chiamano ionizzatori. Si tratta di macchine che hanno la particolare capacità di riproporre quel processo di carica elettrica che caratterizza le molecole, in maniera del tutto artificiale. In questo modo, i residui dannosi vengono eliminati dall’acqua.
Riuscire a ricreare il medesimo processo facendo uso di sistemi “naturali” non è impossibile, ma di sicuro è molto più complicato. Il primo passo è sempre quello di effettuare una misurazione del Ph dell’acqua appena è stata raccolta. Successivamente si provvede al suo filtraggio mediante dei tubi bio-ceramici, facendo in modo che l’acqua scorra tramite degli strati di argilla oppure di pietra, che vanno a modificarne la carica elettrica.
In seguito, ecco che avviene il filtraggio dell’acqua, combinandola poi con degli integratori alcalini. Dopo che è stata oggetto di questo processo di depurazione, l’acqua si può consumare normalmente. I vari accessori che servono ad effettuare il filtraggio dell’acqua, anche usando questi sistemi naturali, si devono in ogni caso comprare all’interno di appositi negozi, come ad esempio quelli biologici, oppure si può dare un’occhiata sul web, dove sicuramente non mancano le alternative. Nella maggior parte dei casi tutti questi strumenti devono essere applicati ai rubinetti di casa oppure direttamente ai tubi o, nel caso, anche a quei sistemi che svolgono la funzione di filtro.