Intervento Miopia: che cos’è e a cosa serve
Contrariamente a quanto molti possano pensare, la miopia non è una patologia a carico dell’organo visivo, ma è un difetto della vista che si manifesta nella difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti e le immagini che si trovano ad una certa distanza, mentre non si ha alcuna difficoltà a vedere in modo chiaro gli oggetti vicini.
Più specificatamente, un occhio affetto da miopia presenta un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare rispetto alla norma e, di conseguenza, focalizza le luci e le immagini davanti alla retina anziché sulla retina stessa come avviene per un occhio privo di difetti. Il livello di gravità della miopia può essere classificato essenzialmente in tre tipi:
- leggero se va da zero a tre diottrie
- di media entità se va da tre a sei diottrie
- grave se supera le sei diottrie
La miopia leggera è quella più frequente e aumenta con l’aumentare dell’età, mentre quella grave, in alcuni casi, può portare alla comparsa di alcune alterazioni della retina che possono compromettere seriamente la vista del paziente.
Ma da cosa è causata la miopia? In molti casi deriva da una predisposizione genetica, infatti non è insolito trovare ragazzi affetti da miopia se anche i genitori lo sono, soprattutto se questi ultimi presentano una miopia molto elevata.
In altri casi questo difetto visivo dipende dal lavoro a cui sottoponiamo i nostri occhi. Se la maggiorparte delle nostre attività si svolgono attraverso una visione ravvicinata degli oggetti e, quindi, l’occhio compie uno sforzo maggiore per mettere a fuoco, esso si adatterà e diventerà più lungo per soddisfare questa esigenza.
E’ normale, quindi, comprendere che attività come leggere o lavorare al computer in maniera prolungata possono stimolare la formazione della miopia.
Il soggetto interessato da miopia può avvertire i seguenti sintomi:
- bisogno di avvicinarsi agli oggetti per vederli meglio
- tendenza a strizzare gli occhi per vedere gli oggetto lontani
- frequenti mal di testa e affaticamenti visivi
Quando e’ possibile sottoporsi all’intervento di correzione della miopia?
Solitamente la miopia viene corretta tramite l’utilizzo di occhiali da vista o di lenti a contatto. Da poco più di vent’anni, però, è possibile risolvere definitivamente questo difetto visivo tramite l’utilizzo del laser che, negli anni, è diventato sempre più sicuro ed efficace.
E’ importante, però, tener presente due fattori fondamentali:
- con il laser si ottengono buoni risultati in presenza di una miopia lieve o di media entità, mentre risulta meno efficace quando si è affetti da una miopia più grave;
- alcuni pazienti non sono compatibili con l’intervento al laser, ad esempio donne in gravidanza, diabetici e pazienti affetti da malattie autoimmuni.
La miopia può essere corretta attraverso due tipi di laser che si identificano con due modi diversi di intervenire.
Nel primo caso, utilizzando un laser ad eccimeri (PRK e LASIK), la correzione avviene tramite uno strumento chiamato microcheratomo che rimuove lo strato superficiale della cornea modificandone la curvatura e il tutto avviene agendo direttamente sulla cornea.
Nel secondo caso viene usato direttamente un laser a femtosecondi (SBK) per ottenere un’incisione della cornea estremamente precisa.
Durata e recupero
Gli interventi di correzione della miopia tramite laser possono essere effettuati ambulatorialmente e durano al massimo una ventina di minuti in tutto. L’occhio del paziente viene trattato anticipatamente con un collirio anestetico e, dopo l’intervento, egli può tornare alle sue attività abituali già dal giorno successivo.
Fonte delle informazioni: https://www.oculistanizzola.it/operazione-occhi/intervento-miopia/