Modificato il codice genetico umano per la produzione di proteine inedite
Un gruppo di ricercatori californiani ha realizzato un esperimento di biologia sintetica, che ha visto collegare le tecniche tipiche dell’informatica alle discipline biomediche. Gli studiosi sono riusciti a seguire delle procedure tipiche del mondo delle nuove tecnologie per modificare il codice genetico umano e sono così riusciti a sviluppare una tecnica che darà la possibilità di osservare più precisamente i processi biologici che sono alla base di molte malattie.
Come è stata svolta la ricerca sul codice genetico
I ricercatori hanno modificato le cellule del sangue prelevate dal cordone ombelicale. Le hanno dapprima infettate con un virus che è stato ingegnerizzato. Si è trattato di un esperimento che ha unito elementi macromolecolari sintetici a delle strutture già esistenti in natura.
Il virus utilizzato è stato l’herper virus umano 4, che è capace di mantenere il proprio codice genetico distinto da quello dell’ospite. Quando questo virus si replica, distribuisce il suo genoma alle cellule figlie. Gli studiosi hanno avuto la possibilità di introdurre nelle cellule una piccola molecola di RNA, che interviene nella traduzione delle informazioni genetiche per la formazione delle proteine.
Quali sono stati i risultati ottenuti
Dopo aver pilotato adeguatamente l’infezione, il team di ricerca ha visto che nelle cellule staminali sono stati elaborati nuovi sistemi di sintesi delle proteine mai viste. In particolare si è prodotto un derivato della lisina.
Le cellule figlie hanno continuato a produrre questo aminoacido sintetico anche dopo che si erano differenziate in provetta. Il risultato è stato considerato molto importante, perché per la prima volta si è conseguito senza lavorare sui batteri e sui lieviti.