Il coronavirus starebbe perdendo potenza secondo un epidemiologo
Secondo quanto ha riferito l’epidemiologo Massimo Ciccozzi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, il coronavirus starebbe perdendo potenza di azione. Il noto epidemiologo ne ha parlato, facendo riferimento esplicito alla questione, nel corso di un’audizione alla commissione sanità del Senato. Anche l’Ansa ha riferito la notizia.
Perché il coronavirus starebbe perdendo potenza
Massimo Ciccozzi ha fatto riferimento a vari elementi, che, secondo i suoi studi, porterebbero a pensare che il coronavirus stia perdendo una certa potenza. L’esperto ha fatto riferimento all’effetto generato dal lockdown e dal distanziamento sociale.
Inoltre ha parlato di quanto si sia rivelato importante l’uso dei dispositivi di protezione. Ma ci sarebbe di più, perché, secondo Ciccozzi, nel rendere meno potente il coronavirus e quindi nell’incidere con un effetto di minore contagiosità, sarebbero intervenuti anche dei processi di selezione naturale.
In particolare si sarebbero verificate, a parere dello studioso, delle mutazioni transitorie, che potrebbero comunque non essere utili per il virus stesso.
Quali sono le prove che indicano la perdita di potenza del virus
Ciccozzi, facendo riferimento alle mutazioni transitorie, ha detto che sarebbero delle modifiche che durano soltanto qualche settimana e che poi magari tendono a sparire. In ogni caso appunto, come abbiamo detto già, non sarebbero delle mutazioni che servirerebbero direttamente al virus.
Ciccozzi ha tenuto a specificare che si tratta soltanto di ipotesi, che si basano soltanto sull’elaborazione di alcuni modelli messi a punto da vari gruppi di ricercatori. Di fatto però è vero che la circolazione del virus è calata, ma anche questa, però, secondo l’esperto, è un’altra ipotesi tutta da dimostrare.