L’aspirina rimane la più efficace nel prevenire l’infarto
L’aspirina rimane il farmaco più efficace nella prevenzione dell’infarto e dell’ictus. Lo ha confermato uno studio tutto italiano, i cui risultati importanti sono stati pubblicati su Lancet. Gli studiosi sono riusciti a mettere in evidenza che, fra le varie molecole che si prescrivono dopo un evento cardiovascolare, la cardioaspirina rimane quella che ha un rapporto migliore tra il costo e il beneficio.
Quali farmaci hanno messo a confronto i ricercatori
I ricercati dell’Humanitas di Milano hanno fatto un confronto tra due diversi principi attivi. Hanno messo a confronto l’aspirina e in particolare la cardioaspirina (che si differenzia per il minidosaggio) con le tienopiridine, dei farmaci anti aggreganti che sono in grado di agire su un recettore presente sulle piastrine, impedendone l’attività.
Anche per tienopiridine si sono raggiunti risultati importanti. Però i ricercatori hanno notato che questi principi attivi non sono in grado di dare benefici maggiori rispetto alla cardioaspirina.
L’aspirina garantisce un miglior rapporto costo-benefici
Gli studiosi hanno svolto un’indagine molto accurata, che ha preso in considerazione diversi fattori. Fra questi per esempio hanno considerato l’impatto sulla mortalità e il rischio che si possano verificare un nuovo infarto o un ictus.
In questo modo, sempre operando un confronto fra le varie molecole, hanno visto che le tienopiridine possono avere soltanto un ruolo marginale rispetto agli effetti benefici che si possono ottenere con la cardioaspirina.
Hanno specificato che l’aspirina è un farmaco ormai collaudato da molti anni e presenta un ottimo rapporto se si paragonano i costi ai benefici raggiungibili.