Dolore al fianco sinistro: cause, diagnosi e rimedi
Il dolore al fianco sinistro di solito si caratterizza come dolore al fianco sinistro sotto le costole. Può essere un disturbo da considerare piuttosto comune. Capita a livello generalizzato che spesso si provi una sensazione di dolore al fianco sinistro, che a volte può essere anche particolarmente intensa.
Proprio per questo motivo molti tante volte si allarmano. In realtà, essendo considerato un disturbo piuttosto comune, che può essere rapportato a tante cause differenti, sarebbe opportuno evitare degli allarmismi e rivolgersi al proprio medico di fiducia, per cercare di scoprirne le ragioni.
Se è vero infatti che il dolore al fianco sinistro può indicare una patologia, è anche vero che spesso è rapportabile ad eventi passeggeri, che non rappresentano un vero e proprio pericolo. Ma esaminiamo tutti i dettagli relativi al dolore al fianco sinistro, individuandone per prima cosa le cause.
Le cause del dolore al fianco sinistro
Alcune cause possono essere considerate di lieve entità. Per esempio a volte questo tipo di dolore subentra in seguito ad un trauma che può interessare la zona. A volte è anche una posizione scorretta che si assume per parecchio tempo durante il sonno a causare una piccola sensazione di dolore al fianco sinistro molto fastidiosa. Questo può accadere perché durante il sonno il braccio può fare pressione sulle costole.
Altre volte a provocare questa sensazione dolorosa sono i gas intestinali, che esercitano una certa pressione sulle pareti dell’intestino e quindi sull’addome, determinando dolore.
C’è un’altra causa collegata alla digestione che è bene considerare. Si tratta della stipsi, con il conseguente accumulo di feci nel colon.
Altre volte possiamo provare una sensazione di dolore al fianco sinistro quando facciamo intensa attività fisica. In questo caso entra in gioco la funzione della milza. Durante l’esercizio fisico infatti il cuore pompa più velocemente per mandare più ossigeno ai tessuti. La milza subisce un sovraccarico di lavoro che si traduce in dolore.
Tuttavia questa causa di dolore non deve destare preoccupazione. Basta infatti riposarsi per qualche minuto e subito il dolore scompare.
Quali sono le cause patologiche
Ci sono delle cause di dolore al fianco sinistro che possono essere considerate rapportabili ad una patologia. Esse per esempio comprendono la rottura della milza o la milza ingrossata, una condizione che in gergo medico viene chiamata splenomegalia. In pratica si ha un aumento del volume della milza in conseguenza di un’infezione batterica.
Il dolore forte al fianco sinistro può indicare anche il verificarsi di un aneurisma, che rappresenta un’emergenza di carattere medico-chirurgico. C’è anche il dolore al fianco sinistro in gravidanza, che indica una gestazione extrauterina, detta anche ectopica.
Il tutto può essere scatenato anche dai calcoli renali e in questo caso il dolore è particolarmente intenso. Oppure altre cause possono essere individuate nella pielonefrite e nell’ureterite. La prima consiste in un’infezione che colpisce il rene e la pelvi renale. La seconda è un’infiammazione a carico degli ureteri, che spesso è causata da un’infezione.
Il dolore al fianco sinistro anteriore può indicare una diverticolite. Bisogna sapere a questo proposito che i diverticoli sono delle piccole ernie che si formano nella mucosa che riveste la parete del colon.
Queste protrusioni si possono formare per una dieta che non apporta molte fibre oppure per un aumento della pressione. In questo caso il soggetto alterna dei periodi di stipsi a dei momenti di diarrea.
Come si fa la diagnosi
Innanzitutto il medico, per individuare quali sono le terapie più efficaci contro il dolore al fianco sinistro, deve partire da un’adeguata diagnosi, per cercare di capirne le cause. Per questo motivo, durante la visita, il medico farà molta attenzione ai sintomi riferiti dal paziente.
Bisogna capire infatti soprattutto quando si manifesta il dolore e se quest’ultimo si estende all’addome o all’inguine. Poi si considerano anche gli altri eventuali sintomi che si associano alla sensazione dolorosa, come per esempio la febbre, la diarrea o la costipazione. Il medico esegue anche una palpazione, per verificare l’eventuale presenza di masse o di gonfiori.
I rimedi da tenere in considerazione
Individuata la causa scatenante, si passa alle terapie più efficaci che agiscono proprio sulle ragioni che causano il dolore. Se per esempio il medico sospetta un’infezione, può prescrivere degli antibiotici.
Nel caso di calcoli possono essere somministrati degli antidolorifici, per alleviare il dolore particolarmente intenso. Inoltre, sempre in caso di calcoli renali, il medico può prescrivere degli antinfiammatori.
Nella situazione di stipsi si somministrano dei clismi per facilitare l’evacuazione. A volte può essere necessario operare anche delle variazioni della dieta, quando il dolore è rapportabile a patologie intestinali.
È sempre molto importante parlare con il proprio medico di fiducia, in modo da poter essere indirizzati ad una corretta diagnosi e quindi ad una terapia adeguata. A volte può essere necessario fare anche un prelievo di sangue o sottoporsi ad una risonanza magnetica, per visionare gli organi interni.