L’OMS dice no alla terza dose di vaccino anti Covid
C’è grande discussione anche a livello di dibattito internazionale sul possibile ricorso alla terza dose del vaccino anti Covid. Diversi esperti sono intervenuti sulla questione, chiarendo, secondo il loro parere, quale sia la linea più opportuna da seguire. Adesso arrivano anche le dichiarazioni dell’OMS a questo proposito, secondo cui al momento i dati non indicherebbero il bisogno di ricorrere alla terza dose del vaccino contro il coronavirus.
Qual è la priorità secondo l’OMS
Secondo gli esperti dell’OMS, la priorità al momento sarebbe quella di aumentare la copertura vaccinale nei Paesi che fino ad ora non hanno avuto la possibilità di accedere ai vaccini. Un’esigenza che viene vista come fondamentale, non soltanto per dare a tutti le stesse opportunità, ma anche perché a livello generale, secondo gli scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il proseguire con la terza dose potrebbe non solo non rallentare la pandemia, ma rivelarsi una scelta controproducente da questo punto di vista.
La possibilità che emergano nuove varianti
Gli esperti dell’OMS hanno chiarito il perché sul fatto che la terza dose riservata a coloro che sono più fragili nei Paesi più ricchi potrebbe corrispondere ad una scelta senza senso. Infatti hanno sottolineato, con spiegazioni precise, che al momento ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non vengono distribuiti bene in ogni parte del mondo.
La priorità secondo l’OMS sarebbe quella di somministrare due dosi di vaccino anti Covid ai più vulnerabili in tutto il mondo, prima di passare ai richiami con la terza dose a chi ha già completato il ciclo vaccinale. Gli scienziati dell’OMS hanno detto che è opportuno proseguire per questa strada, perché altrimenti la pandemia non rallenterà e ci potrebbe essere anche la probabilità che emergano nuove varianti del virus.