Si sente spesso parlare di herpes alle labbra come uno dei disturbi più comuni e più frequenti. Raramente, però, ci si interroga sulle vere cause. Eppure, riuscire a individuarle, in alcuni casi, potrebbe aiutare a prevenire e curare l’infezione in maniera più rapida ed efficace. Alimentazione, integrazione e trattamento farmacologico: sono queste le tre carte da giocare per alleviare o scongiurare l’insorgere dei fastidi tipici di questa patologia.
Con Herpes Simplex si fa riferimento a una famiglia di virus in grado di causare malattie infettive che colpiscono le cellule epiteliali, portandole alla morte. Il termine herpes deriva dal greco “erpein” e significa “insinuarsi”. Ai tempi di Ippocrate, padre della medicina, veniva usato per indicare tutte quelle patologie dermatologiche che presentavano, nei sintomi, andamenti irregolari e sinuosi. L’herpes, d’altronde, si manifesta con la comparsa di vescicole infiammatorie sulla cute, piene di liquido e portatrici di prurito. Segue una fase di “riparazione”, della durata di 7-10 giorni, con conseguente formazione di croste.
In particolare, l’herpes virus penetra nell’organismo in maniera latente. Si replica all’interno delle cellule fino al rilascio di particelle virali dette virioni, che si riproducono, contagiando altre cellule vicine. Un processo che si arresta solo quando interviene il sistema immunitario, bloccando l’infezione. Alcune particelle virali, però, possono rimanere inattive all’interno del nostro corpo, per poi riattivarsi in particolari condizioni.
Tra i sintomi più classici, oltre alla comparsa di vescicole, è possibile riscontrare bruciore e dolore nelle zone interessate, e momentanea perdita del tatto. Le vescicole, inoltre, possono esplodere, correndo il rischio di ulteriori infezioni. Le croste formatesi successivamente possono cadere, provocando sanguinamenti, fino alla ricostituzione del tessuto cutaneo. Nel periodo contemporaneo alla comparsa dell’herpes, alcuni soggetti possono ravvisare sintomi para-influenzali come
L’herpes può presentarsi sia in prossimità delle labbra che degli organi genitali. L’infezione, in entrambi i casi, è causata da virus diversi appartenenti alla stessa famiglia.
A livello labiale, si parla di Herpes Simplex di tipo 1. È caratterizzato dalla comparsa di vescicole bianche o rossastre sulla bocca e, solo occasionalmente, vicino agli occhi. A livello genitale, invece, la responsabilità è da imputare all’Herpes Simplex di tipo 2. In questo caso, le lesioni riguardano glande, prepuzio e corpo del pene negli uomini; clitoride, cervice uterina, vagina, perineo, piccole e grandi labbra nelle donne. Le papule tipiche dell’herpes vaginale sono “a grappolo”, e possono evolversi in ulcere dolorose nelle fasi di spiccata contagiosità. Non solo. L’herpes genitale è maggiormente predisposto a recidive rispetto a quello labiale.
Ogni ceppo di herpes è propenso a diffondersi nella propria area di interesse. Ma può succedere che l’HSV-1 si propaghi nei genitali, e l’HSV-2 nella zona orale.
Bocca e saliva sono le vie di trasmissione predilette in caso di herpes labiale. Il contagio avviene mediante contatto diretto con una persona infetta, più frequentemente attraverso il bacio. Oppure con contatto indiretto se si utilizzano oggetti contaminati come posate, bicchieri, asciugamani, rasoi, cosmetici. Le prime manifestazioni di herpes labiale possono risalire all’infanzia: in questo caso l’infezione può assomigliare, in quanto a sintomi, a una stomatite, e per questo può non essere riconosciuta immediatamente. Attenzione a non portare mai le mani agli occhi se si è affetti da herpes labiale. Ne potrebbe conseguire una grave sindrome oculare, con alti rischi di cecità, meglio conosciuta come cheratite erpetica.
Le particelle virali dell’herpes labiale possono riattivarsi in presenza di situazioni favorevoli, come
In queste condizioni, l’herpes virus ripercorre tutta la strada che ha portato al contagio, fuoriuscendo dai gangli nervosi, e arrivando, nuovamente, alle labbra o, più raramente, a palato, guance, mento o naso.
Per quanto riguarda la prevenzione, come già citato precedentemente, l’attenzione principale deve essere rivolta al nostro sistema immunitario. In tal senso, oltre a una dieta ricca di elementi antiossidanti, vitamine, minerali e proteine, si rivelano molto efficaci gli integratori naturali per aumentare le difese immunitarie. Vitamine C, D3, Lattoferrina, Echinacea, Ginseng e molti altri, supportano le capacità adattive dell’organismo, migliorandone la resistenza nei confronti degli “stressor esterni”, virus, batteri e parassiti inclusi.
In merito al trattamento farmacologico, non esistono soluzioni in grado di eliminare il virus definitivamente. Dopo la comparsa dell’herpes, però, si può ricorrere a farmaci antivirali sotto forma di creme o gel, da spalmare sulla parte interessata per alleviare il bruciore e il prurito, e accelerare così la guarigione. Da applicare, in ogni caso, quando l’infezione è ancora agli inizi. Esistono anche cerottini da collocare sulle lesioni, e prodotti a base di cloruro d’alluminio, in grado di velocizzare il processo di riparazione e tenere asciutta la pelle. In alternativa, ci si può affidare al ghiaccio per placare i fastidi.
Occorre, poi, lavarsi spesso le mani; non avere contatti ravvicinati con altre persone durate il periodo di manifestazione dell’herpes; evitare di grattare le vescicole per poi toccarsi altre parti del corpo; usare, soprattutto in inverno, burrocacao e altri emollienti per prevenire screpolature o traumi alla base dell’infezione erpetica.
Qualora l’herpes dovesse presentarsi con risvolti gravi ed estesi, è consigliato assumere antivirali per via orale, su prescrizione medica.
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