In Europa si fa strada sempre di più l’ipotesi dell’obbligo del vaccino anti Covid. Alcuni Paesi nel nostro continente stanno pensando alla possibilità dell’obbligo vaccinale contro il coronavirus, anche per limitare la diffusione della variante Omicron del virus. Si parla sempre di più, quindi, di un’immunizzazione che potrebbe essere prevista secondo un obbligo stabilito per legge, una realtà che alcuni Paesi europei stanno sempre più prendendo in considerazione, anche con la previsione di specifiche sanzioni per chi non procede alla somministrazione del vaccino.
Iniziamo proprio dell’Austria, che sta esaminando un disegno di legge, con una bozza che attualmente prevede l’obbligo del vaccino a partire dall’1 febbraio 2022 (con l’esclusione possibile dei bambini che frequentano le scuole elementari). Chi non si vaccina potrebbe rischiare una multa da 3.600 euro, una somma che potrebbe essere raddoppiata se si continua ad ignorare l’obbligo.
Proprio l’Austria è stato il primo Paese dell’Unione Europea ad annunciare la possibile introduzione dell’obbligo del vaccino, un annuncio che è arrivato il 19 novembre. Le multe per coloro che non si vaccinano potrebbero arrivare già a partire dal mese di dicembre di quest’anno. Dovranno quindi sottoporsi alla vaccinazione coloro che hanno un’età superiore a 14 anni e tutti i residenti nel Paese.
Per quanto riguarda la Germania, è stato spiegato che il Parlamento prenderà una decisione entro la fine dell’anno e, in caso positivo, l’obbligo scatterebbe dall’inizio di febbraio o dall’inizio di marzo.
Novità anche in Grecia, visto che sono stati annunciati dei provvedimenti contro coloro che non si vaccinano e hanno più di 60 anni. In questo caso si parla di una multa mensile di 100 euro, per coloro che non si sottoporranno al vaccino entro il 16 gennaio.
In altri Paesi è previsto l’obbligo vaccinale solo per alcune categorie, come in Francia, dove il vaccino obbligatorio è previsto per i vigili del fuoco, l’esercito e il personale sanitario. Il Belgio sta valutando l’obbligo per il personale sanitario dall’1 gennaio 2022.
Nel nostro Paese il vaccino obbligatorio è stato esteso a tutti coloro che lavorano nelle scuole e al settore della difesa, della sicurezza, del soccorso pubblico e delle strutture sociosanitarie. Il numero dei nostri connazionali che deve, quindi, sottoporsi obbligatoriamente al vaccino anti Covid supera la cifra di 4 milioni, una percentuale che corrisponde al 17,4% dei lavoratori.
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