Carenza di vitamina D: sintomi, possibili conseguenze, cosa fare
Un’eventuale carenza di vitamina D deve essere sempre sottoposta ad una precisa attenzione, con l’aiuto da parte di un medico. La vitamina D, infatti, è essenziale per il nostro organismo, perché svolge un’azione di protezione nei confronti del sistema nervoso e delle ossa, oltre al fatto che è in grado anche di regolare l’umore. Le principali fonti che ci permettono di assumere vitamina D sono costituite dai raggi solari e da alcuni alimenti specifici che contengono questa preziosa sostanza. Ma cosa potrebbe succedere in caso di vitamina D bassa? Cerchiamo di scoprirne di più e vediamo quali rimedi adottare per trovare una soluzione.
Che cos’è la vitamina D e perché è importante
Quando parliamo di carenza di vitamina D facciamo riferimento alla quantità di questa sostanza nel nostro organismo. Si tratta di un pro-ormone, un elemento che può essere trasformato dal corpo in ormone, che presenta la caratteristica principale di favorire l’assorbimento da parte dell’intestino del calcio.
Qual è il rapporto vitamina D – carenza? Sicuramente dei valori non corretti di vitamina D potrebbero esporre a diversi rischi per la nostra salute, in particolare quello che riguarda l’osteoporosi e quello relativo ad altre patologie, come il rachitismo.
Sarebbe fondamentale, quindi, assumere correttamente, nelle giuste quantità, la vitamina D a qualsiasi età, per mantenere in corretta salute i muscoli e le ossa.
La vitamina D è costituita da cinque sostanze che differiscono per le loro caratteristiche. Si tratta della D1, della D2, della D3, della D4 e della D5. In particolare grande importanza assumono la vitamina D2, chiamata ergocalciferolo, e la D3, il cui nome è colecalciferolo.
Il nostro organismo riesce a ricevere queste sostanze nello specifico con una corretta esposizione ai raggi del sole. Infatti nel nostro corpo questo elemento è presente in una forma che non risulta attiva e, proprio attraverso i raggi solari, viene trasformato nella forma di calcitriolo. In particolare con l’esposizione ai raggi del sole avvengono delle specifiche reazioni di idrossilazione, che consentono di attivare la vitamina D nell’organismo.
I sintomi della carenza di vitamina D
Ma quali sono i sintomi della carenza di vitamina D? Innanzitutto dobbiamo specificare che la mancanza di vitamina D può essere valutata in modo abbastanza semplice, considerando che i livelli della vitamina si possono misurare attraverso delle analisi del sangue.
Per quanto riguarda quelli che possono essere considerati i valori normali di vitamina D, in genere sono quelli compresi tra 50 e 60 milligrammi ogni millilitro di sangue.
I sintomi della carenza da vitamina D sono abbastanza comuni da rintracciare, perché, quando siamo in presenza di livelli bassi di questo elemento, spesso si provano sensazioni di dolore alle ossa e di debolezza a livello muscolare. Inoltre si può sperimentare una sensazione di sudore alle mani.
Una carenza di questa vitamina poi potrebbe determinare debolezza e stanchezza, anche per il fatto che con l’esposizione alla luce del sole può aumentare la serotonina, che è un ormone da sempre collegato all’umore positivo.
Dobbiamo ricordare anche che un fattore da considerare è costituito dall’età: nel caso delle persone anziane si potrebbe determinare con più facilità una situazione di poca vitamina D. Questo accade per diversi motivi, sia per il fatto che spesso le persone anziane trascorrono più tempo a casa che per il fatto che in generale chi ha più di 70 anni produce una quantità inferiore di vitamina D con l’esposizione alla luce solare.
Per quanto riguarda i più piccoli, la carenza di vitamina D nei bambini si potrebbe manifestare con sintomi riconducibili all’asma, in maniera particolare per coloro che trascorrono molto tempo nell’ambiente della casa.
Le conseguenze della scarsa vitamina D
Una situazione di scarsa vitamina D quali conseguenze potrebbe comportare? In generale dobbiamo dire che potrebbe subire delle conseguenze il corretto processo di assorbimento del calcio nell’organismo. A causa di questa condizione si potrebbero verificare dei problemi alle ossa, una condizione di osteoporosi e la possibilità di incorrere più facilmente nelle fratture.
A volte potrebbe capitare che si verifichi un non corretto sviluppo dell’apparato muscolare, con intorpidimenti e crampi.
Come rimediare
Una grave carenza di vitamina D deve essere immediatamente sottoposta ad attenzione da parte di un medico, per comprendere se realmente si è in presenza di un problema di questo tipo. In ogni caso, quindi, è fondamentale consultarsi con un esperto, per capire quali sono le possibili conseguenze e come intervenire in tutte le situazioni.
Possiamo però indicare alcune regole comuni, che dovrebbero essere alla base della vita quotidiana, per una corretta assunzione di questa vitamina. La carenza di vitamina D può essere contrastata, infatti, con un’adeguata esposizione alla luce solare e con il consumo di alcuni alimenti ricchi di questa vitamina.
Se vogliamo sapere dove si trova la vitamina D, infatti, dobbiamo considerare che, oltre ai raggi solari, sono diverse le fonti alimentari che consentono di attivare la vitamina in questione. In particolare delle corrette fonti alimentari di vitamina D sono rappresentate dal pesce e dagli oli che questo contiene.
Nello specifico la vitamina D è presente in pesci come il salmone, la sogliola, il pesce spada, il dentice, la trota, le sardine, il pesce persico e il tonno.
Oltre a questi prodotti, comunque, dobbiamo ricordare anche la presenza della vitamina D in altri alimenti, come le uova (in maniera particolare il tuorlo), il latte, alcuni cereali, come i corn flakes, il riso, il latte di soia, i funghi secchi.
Sono inoltre disponibili in farmacia degli integratori di vitamina D specifici, la cui assunzione comunque deve essere concordata con il medico.
Come abbiamo visto, il deficit di vitamina D può avere delle conseguenze notevoli per la nostra salute. Per questo è sempre fondamentale tenere presenti molti fattori, dall’età alle condizioni di sallute della persona interessata dal problema, per comprendere l’entità del rischio di carenza di questa vitamina e per trovare, sempre con l’aiuto di un medico, i possibili rimedi.
Alla base della carenza di questa vitamina ci possono essere tante motivazioni e per questo è sempre essenziale rivolgersi ad un medico di fiducia, per valutare le azioni che dovrebbero essere portate avanti per rimediare nel più breve tempo possibile.