Allerta funghi: sotto un aspetto grazioso nascondono la morte dopo 24 ore dall’ ingestione
Non tutti i funghi sono commestibili e bisogna prestare grandissima attenzione a ciò che si raccoglie o si acquista. Sotto un aspetto grazioso si possono nascondere grandi pericoli!
I funghi sono senz’altro uno degli alimenti che gli italiani adorano e sono tantissime le ricette che si possono trovare nei libri di cucina o anche sul web. Attenzione, però, quando si decide di raccoglierli e non di acquistarli, perché molto spesso l’apparenza inganna e le varietà con l’aspetto più gradevole può risultare a dir poco letale.
Funghi, attenzione a ciò che mettiamo sulla nostra tavola
Circolano moltissimi aneddoti su come riconoscere un fungo “buono” da uno che può rivelarsi letale, ma non sempre ciò che arriva alle nostre orecchie si rivela corretto e si possono correre grandi rischi quando si decide di “andare per funghi”.
Ogni anno infatti in Europa si verificano più di 10 mila intossicazioni a causa di varietà che si sono rivelate velenose e tra questi circa 200 si sono rivelate letali per chi le ha mangiate.
Se non volete rinunciare al piacere di procurarvi il pranzo della domenica da soli ma non volete rischiare di avvenare inavvertitamente i vostri commensali, ci sono delle linee guida che vanno assolutamente seguite.
Funghi, come riconoscere quelli velenosi
Una delle prime prove che si possono fare per riconoscere quelli commestibili è la famosissima prova dell’aglio. Se quest’ultimo si annerisce durante la cottura vuol dire che la varietà raccolta è tossica per l’essere umano.
Una leggenda metropolitana poi stabilisce che tutti i funghi bianchi sono edibili, ma si tratta di una falsa credenza ed è sempre meglio assicurarsi di ciò che si è raccolto con la prova su citata. L’amanita primaverile, infatti, fortemente tossica, è tra i più chiari in natura ma anche il più letale – al punto da essersi guadagnato il nome di ovulo della morte.
Per andare sul sicuro, invece, si devono prediligere quelli con le lamelle scure (ovvero la parte sotto il cappello del fungo) ed evitare invece quelli con il gambo o il cappello rosso – come la russula emetica o il porcino malefico – o che presentano un anello sotto il gambo.
In ogni caso è bene tener presente che per poter raccogliere i funghi si deve essere in possesso di un tesserino rilasciato dalla propria zona di appartenenza – regolato per altro da un regolamento disponibile sul sito della vostra regione.