Salute e Benessere

Spinaci avvelenati come riconoscerli e non andare dritti in ospedale

Foglie di spinaci freschi – Fonte Pixabay

Non è sempre facile distinguere la verdura e a volte si può incappare in foglie avvelenare che comporta una corsa disperata in ospedale. Come riconoscere i veri spinaci e non incappare in questo tipo di problemi.

Le nostre nonne sapevano senza dubbio distinguere le varie verdure presenti sui banconi dei mercati, ma l’abitudine contemporanea di acquistare prodotto surgelati ha fatto sì che non tutti sappiano riconoscere ciò che hanno davanti.

Una situazione che si è presentata proprio di recente, quando in Campania 10 persone sono rimaste avvelenate dopo aver mangiato quelli che sembravano spinaci ma si sono rivelate foglie di mandragora – che possono provocare dei sintomi a dir poco spiacevoli.

Le vittime di questa assurda vicenda hanno acquistato inconsapevolmente questa pianta nell’area flegrea e, poche ore dopo il pasto, hanno iniziato ad accusare gastroenterite, sbandamento e allucinazioni (come riportato dall’Ansa proprio in queste ore).

Spinaci, come distinguerli dalla mandragora

Dopo aver ascoltato quest’incredibile storia in molti, ovviamente, si sono chiesti come riconoscere una foglia di spinacio da una di mandragora per evitare di finire dritti in ospedale.

Mentre la seconda, evidentemente tossica per l’uomo, presenta una foglia dalla superficie non uniforme, spesso ellittica e coperta da peluria bianca, la foglia dello spinacio comune è meno bollosa (dunque più uniforme), la sua forma è più allungata e decisamente più larga della prima.

Bancone verdura al supermercato – Fonte Pixabay

Sfortunatamente la mandragora – che per altro fiorisce solo in autunno – è presente in ben 5 regioni italiane (Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata) per cui bisogna prestare moltissima attenzione in queste zone specifiche a ciò che si acquista, soprattutto se si sceglie di non andare al supermercato ma al mercato ad acquistare il prodotto fresco e non surgelato (caso in cui, lo ricordiamo, è obbligatorio scrivere la provenienza dell’articolo sull’etichetta).

Attenzione inoltre a non confondere questa pianta velenosa con quella di borragine – le cui foglie sono piuttosto simili; le seconde presentano una forma più ovoidale e dei piccoli fiori blu al loro fianco. Anche la bietola può essere facilmente confusa con la mandragora, sebbene abbia il margine della foglia più ondulato e presenti un picciolo ingrossato e decisamente più lungo della seconda.

Claudia Anania

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