Reddito di cittadinanza non ci puoi comprare tutto, non lo sapevi stai attento!
Si parla moltissimo del reddito di cittadinanza, anche se non tutti sanno esattamente che non ci puoi comprare tutto. Ecco un’utilissima lista degli acquisti consentiti.
L’istituzione del reddito di cittadinanza è stata un momento importantissimo per i soggetti in difficoltà, ma non tutti hanno ben chiaro il suo utilizzo – ovvero cosa si può e non si può acquistare con esso.
Fermo restando che ovviamente è soggetto a restrizioni nel tempo – si tratta di una soluzione proposta dal governo per aiutare i disoccupati (si deve infatti fare immediata disponibilità al lavoro) – ci sono anche una serie di beni che non è possibile acquistare. Vediamo quali.
Reddito di cittadinanza, cosa non si può acquistare
Essendo uno strumento che cerca di aiutare le persone o i nuclei famigliari in difficoltà, è logico che ci siano una serie di compere che non sono consentite con il reddito di cittadinanza.
Senza dubbio non è possibile utilizzarlo per giochi che prevedono una vincita (come gratta e vinci o schedine),armi, servizi finanziari o assicurativi, articoli di lusso quali gioielleria pellicceria o opere d’arte.
Non sono inoltre permessi servizi di trasferimento di denaro, affitto o acquisto di navi e simili, materiale pornografico e intrattenimento per adulti (tra cui anche acquisti in club privati). Ultimo, ma non per importanza, non è consentito l’uso all’estero della carte del reddito.
Reddito di cittadinanza, per cosa utilizzarlo
Sono invece consentiti acquisti come spesa alimentare e per medicinali, per acquistare elettrodomestici, vestiti, mobili, libri, giocattoli per bambini, per pagare le bollette e per il vino (considerato un alimento benefico se in piccole dosi).
Si può inoltre utilizzare per i servizi come la mensa scolastica dei propri figli, per l’affitto e il mutuo, ma anche per usufruire di servizi come ristoranti, hotel, palestre (tutte attività considerate di svago ma fondamentali per la persona) e per le scuole di formazione.
Bisogna inoltre ricordare che si possono prelevare al massimo 100 euro per individuo (soglia che cresce per i nuclei famigliari) sulla base di una scala di equivalenza. Infine l’importo non speso viene sottratto dalla carta nei limiti del 20% del totale erogato – quindi, in poche parole, è vietato risparmiare!