Capelli allerta: sta girando un prodotto allisciante che aumenta del 100% il rischio di cancro, la scoperta!
Attenzione ai nuovi prodotti per allisciare i capelli: è stato rivelato da uno studio che possono aumentare il rischio di cancro. In particolare, ne sta girando uno sugli scaffali che aumenta il medesimo rischio del 50%, e che sarebbe meglio non usare. Vediamo di cosa si tratta, più nei dettagli.
Il tutto parte da una ricerca del National Institutes of Health, la quale si è dispiegata nell’arco di un decennio. Le conclusioni che ne sono state tratte, è che su 33.000 donne componenti il campione, chi usava prodotti chimici per l’allisciamento dei capelli avevano un rischio maggiore di sviluppare un cancro all’utero, si stima oltre il 150% di probabilità in più.
Solamente il 3% fra le tipologie di cancro diagnosticate alle donne riguarda il cancro all’utero. Ciò significa che non è un’individuazione frequente. Ma, come avverte il fronte della ricerca, si parla di tassi in aumento, ed è stato rivelato in particolare per le donne di colore. E i tassi medesimi sono globalmente in aumento. La nuova ricerca, condotta dal National Institutes of Health di Bethesda, negli Stati Uniti, ha rivelato che il tasso può arrivare finanche ad essere raddoppiato.
Le donne che utilizzavano, nell’arco di più di un decennio, i prodotti chimici in questione, avevano un cancro uterino nel 4,05% dei casi. Parliamo di un uso pari a 4-5 volte l’anno. Il medesimo tasso, rilevato in donne che non facevano uso di detta tipologia di prodotto, corrispondeva nello studio all’1,64%.
Lo studio, nei dettagli
Per ben 11 anni, donne fra 35 e 74 anni sono state monitorate, con riferimento l’uso del prodotto in questione, suddivise fra coloro che ne facevano uso abitualmente e coloro che invece non mostravano l’abitudine ad usarlo. Il rischio in questione è generato dalla pericolosità con cui le sostanze chimiche dei prodotti in uso penetrano nel cuoio capelluto, e da lì contaminano la circolazione sanguigna. Il pericolo è in agguato ed è molto preoccupante. Il rischio rilevato è del 155% in più. Il che esprime un risultato ed una conclusione abbastanza netti.
Sono stati considerati, nello studio altri fattori veicolari del rischio, quali il consumo di altre sostanze, fumo e alcol, ma anche la distinzione per età. Se per l’etnia delle donne di colore è stato rilevato un rischio maggiore è perché, nel campione considerato, si è mostrata un’attitudine maggiore all’uso del tipo di prodotto in questione, con un tasso del 60%. Come afferma un’epidemiologa del centro, la dott.ssa Alexandra White, bisognerebbe comunque andarci cauti, poiché i risultati sarebbero da contestualizzare, per il tramite di altre ricerche, che possano svelare, nello specifico, le sostanze chimiche che portano a tali risultati.