Si parla tanto delle bibite light, o bibite zero, e ci si riferisce ad esse come bevande “dietetiche”. Approfondiamo in questa sede l’argomento, chiedendoci se le cose stiano davvero così. I dolcificanti contenuti nelle bibite light sono davvero più dietetici rispetto ai normali zuccheri?
Le bibite light sono famose per avere meno calorie rispetto ad altre versioni della stessa bibita “normale” ossia senza la caratteristica light. Si pensi al caso della Coca-cola e della Pepsi, con la rispettiva versione zero zuccheri. In effetti c’è da dire, in prima battuta, che i dolcificanti sono meno calorici rispetto agli zuccheri contenuti nelle altre bibite. Si sono altresì moltiplicati gli studi sull’argomento, dimostrando come effettivamente l’apporto sia minore, e su ciò si basa lo slogan del bevi ciò che vuoi (delle bibite light) senza ingrassare.
Di fronte a tali affermazioni si potrebbe dedurre il fatto che tali aziende produttrici abbiano trovato veramente l’oro gassato. Ma non è proprio così. E’ vero che i dolcificanti contengono meno calorie, e dunque anche le bibite che dolcificano rispetto a quelle tradizionali zuccherate, ma ci sono altri fattori da tenere in considerazione. In primis, la differenza di contenuto calorico non è costante. Ossia può darsi che, in determinati casi, il confronto sia a netto favore della versione zero zuccheri, ma in altri casi, seppur questi ultimi riportino un vantaggio, lo stesso non è così netto.
Vi sono dolcificanti immessi nelle bevande che non riportano molta differenza in termini di calorie rispetto agli zuccheri tradizionali. Parliamo, per citare degli esempi, di E965-966-967, ma anche di E953, E420-E421. In ogni caso si tratta anche qui di dolcificanti naturali, ma sono molto simili agli zuccheri per apporto energetico e in alcuni casi anche calorico, se si fa il confronto con una determinata versione classica di una bibita. Ma ci sono anche i dolcificanti artificiali.
Riprendendo l’ultimo punto esplicato, c’è da dire che i dolcificanti artificiali sono a impatto calorico sempre minore rispetto agli zuccheri, ma nascondono un’altra insidia: sono più dolci. Il che significa che non possono essere assunti in qualità di bevanda dietetica, e quindi abitualmente. Ciò sarebbe deleterio. Il gusto particolarmente dolce, infatti, crea assuefazione, e si è spinti a consumare una quantità crescente di bibite (dolci), oltre a molti altri prodotti zuccherati da mangiare.
L’abitudine con alla base questa bibita, dunque, sarebbe da non assumersi, ma il discorso vale anche con le bibite a dolcificanti naturali. Nessuna di queste bibite può essere assunta regolarmente e senza preoccuparsi delle conseguenze, poiché allontanano la percezione del senso di sazietà. Meglio una dieta equilibrata, in cui la bibita corrisponda ad un consumo saltuario e molto controllato. Per la propria idratazione quotidiana si utilizzi invece sempre l’acqua, che è davvero a zero calorie e se ne può abbondare, ricevendone in cambio soltanto benefici.
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