Tumori del sangue, scoperta una nuova terapia, la guarigione è incredibile
Negli ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante, soprattutto nel caso dei tumori del sangue e oggi sono disponibili nuove e incredibili terapie.
In occasione della quarta edizione della SOHO Italy annual conference, un vero e proprio ponte tra i ricercatori italiani e americani, si parlerà anche delle nuove scoperte per la cura dei tumori del sangue.
Il 26 ottobre si terrà a Roma l’incontro tra i ricercatori della Society of Hematologic Oncology e SOHO Italy, la sua estensione italiana. In questo contesto gli esperti potranno confrontarsi sugli ultimi aggiornamenti che riguardano le terapie per i tumori del sangue – che ad oggi sono diventate piuttosto efficaci grazie ad un’incredibile scoperta.
Tumori del sangue, la nuova terapia fa miracoli
Nella lotta contro i tumori del sangue – tra cui i più diffusi sono linfomi, mieloma multiplo e leucemie – sono stati passi da gigante e la ricerca è riuscita ormai da tempo ad individuare una terapia cellulare piuttosto efficace.
Si tratta delle Car-T, già rimborsate nel nostro paese nel casi di linfomi particolarmente aggressivi e leucemia linfoblastica acuta. Cira il 60-70% dei pazienti sottoposti a questa terapia è riuscita a vivere più di un anno, come ha spiegato il dottor Giovanni Martinelli (Direttore Scientifico dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori).
Tumori del sangue: come funziona la Car-T
Si tratta di una terapia avanzata che ha l’obiettivo di risvegliare il sistema immunitario strutturato in più fasi. Si inizia infatti con la raccolta dei linfociti T dal sangue del paziente per poi passare ad un processo di ingegnerizzazione ed espansione all’interno di bioreattori sterili nei laboratori specializzati e poi refusi al soggetto.
Al momento però il processo è complicato perché è necessario spedire negli Stati Uniti il materiale per la terapia (le cellule) e il processo prosegue nei loro laboratori. Ad oggi infatti ci sono troppo poche officine in Italia e le tempistiche per il processo diventano quasi insostenibili.
La speranza è dunque che con l’incontro previsto il 26 ottobre tra i ricercatori, questa terapia possa ottenere qualche spinta in più per poter rendere l’Italia più competitiva sotto il profilo dell’innovazione – e arrivare così ad un maggior numero di pazienti.