Influenza 2022: quali i sintomi e quanti sono i giorni di incubazione
Siamo ormai in pieno autunno e dobbiamo prepararci dunque all’arrivo dell’influenza, che quest’anno potrebbe essere peggiore del previsto.
Quest’anno la stagione influenzale potrebbe essere peggiore del previsto, soprattutto perché in molti hanno abbassato la guardia smettendo di praticare le precauzioni anti Covid.
Negli ultimi due anni abbiamo dovuto imparare a convivere con il Covid, ma questo ha significato prendere maggiori precauzioni ed evitare così anche il contagio di altre malattie che si diffondono stando ravvicinati, come l’influenza.
In molti però oggi hanno abbassato la guardia, per cui gli esperti prevedono che i prossimi mesi potrebbero essere complicati e l’influenza colpire più forte rispetto all’ultimo biennio.
Influenza: il periodo di incubazione è importante
Uno degli aspetti principali da tenere a mente quando si parla tanto di Covid quanto di influenza è il periodo di incubazione – ovvero il lasso di tempo che intercorre tra l’esposizione al virus e la comparsa dei primi sintomi.
Per quanto riguarda la semplice influenza possiamo dire che solitamente i sintomi si manifestano dopo 1-4 giorni, con una media dunque di 2 giorni. Per quanto concerne il Covid invece si va dai 2 ai 14 giorni con una media di 5 – considerando che non esistono grosse differenze a seconda del ceppo.
Infine, stando al CDC (Centers for Disease Control and Prevention), la contagiosità potrebbe variare a seconda dei soggetti. Solitamente si è più contagiosi 3-4 giorni dopo essersi ammalati, mentre gli adulti sani possono continuare a diffondere il virus fino a 7 giorni dopo l’esposizione. Infine bambini e soggetti fragili potrebbero essere in grado di infettare per più tempo gli altri.
Influenza, come distinguere i sintomi dal Covid
Il discorso, infine, non può non concentrarsi per un attimo anche sui sintomi – soprattutto perché dobbiamo imparare a capire quando abbiamo la “semplice” influenza e quando potrebbe trattarsi di Covid.
Gli esperti hanno individuato 3 sintomi ben distinti che possono aiutarci a capire se è o meno il caso di fare un tampone quanto prima. In particolare si tratta di influenza se inizia bruscamente la febbre oltre i 38°, se si hanno dolori articolari o muscolari e se, infine, ci sono sintomi respiratori come naso chiuso o che cola.
Un ultimo consiglio che si può dare, a prescindere dal periodo di incubazione e di contagiosità, è di effettuare il vaccino antinfluenzale quanto prima essendo oggi le norme anti-Covid più lente. Gli esperti, tra l’altro, hanno sottolineato che la combo tra il vaccino contro il temuto Coronavirus e quello antinfluenzale non costituisce un pericolo.