Dalla pianta della curcuma, si ricava una spezia molto usata in campo alimentare. La medesima spezia ha anche delle proprietà terapeutiche notevoli, e magari sconosciute a molti. Cerchiamo di saperne di più con questa guida.
La curcuma utilizzata, a parte che come spezia in cucina, come supplemento nella nutrizione, ha diverse potenzialità. Le sue proprietà si rivelano vincenti per vari disturbi e patologie. Influisce positivamente su corpo e cervello.
Nota per conferire al curry il suo tipico colore giallo, in India è stata anche molto usata, e lo è tutt’ora, come erba aromatica ma anche medicinale (il riferimento è alla vegetazione della curcuma). La tradizione indiana, a tal proposito, si rivela plurimillenaria, addirittura.
Ma è solamente di recente che la scienza ha riconosciuto alla pianta e alla spezia che se ne trae diverse proprietà curative. E’ un vero antinfiammatorio naturale, oltre che un antiossidante naturale, oltre a rivelarsi antitumorale naturale, ad abbassare il rischio di malattie cardiache, e così via. Vediamone gli effetti più nei dettagli.
Come antinfiammatorio è talmente ad azione intensa da essere equiparato a potenti farmaci antinfiammatori di sintesi chimica, ma con effetti collaterali di gran lunga minori. La funzione antiossidante si esplica attraverso la sua sostanza principale, la curcumina. Essa, con la struttura chimica di cui è dotata, neutralizza i radicali liberi.
Se si pensa poi al cancro come a una malattia che ha una crescita cellulare disordinata e non controllata, la curcumina ha dimostrato di poter interferire con il processo. Si interpone come ostacolo allo sviluppo del cancro, in particolare ostacola la formazione di nuovi vasi sanguigni, necessari per l’alimentazione delle cellule tumorali e anche le metastasi, ossia la diffusione. Ciò perché contribuisce direttamente all’eliminazione delle cellule cancerogene.
Aiuta i pazienti con problemi di cuore, fondamentalmente perché migliora la funzione svolta dal rivestimento dei vasi sanguigni, l’endotelio. La sua funzione è quella di regolare la pressione del sangue, oltre che la sua coagulazione. Anche qui entrano in gioco le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, molto importanti nelle malattie cardiache.
La curcumina aumenta i livelli di fattore neurotrofico cerebrale (BDNF), quindi migliora la memoria e tratta molte malattie cerebrali connesse con l’età, tra cui l’Alzheimer. Per le sue proprietà antinfiammatorie aiuta altresì contro l’artrite e ha anche una funzione antinvecchiamento.
Gli effetti collaterali possono consistere in una sensazione di retrogusto amaro, nausea, diarrea, eruzioni cutanee. Dato che fluidifica il sangue ne è sconsigliata l’assunzione se si prendono già anticoagulanti. Per il resto non può essere assunta da pazienti con problemi di gastrite, litiasi biliare, o patologie che ostruiscano le vie biliari. Se usata troppo a lungo può portare a ulcere intestinali.
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