Congedo parentale per i papà, 10 giorni pagati al 100%
Ci sono grandi novità per il congedo parentale per quanto riguarda quello chiesto dai papà.
Con l’ultima normativa infatti verranno riconosciuti al genitore 10 giorni pagati al 100%, ma gli aggiornamenti non finiscono qui.
L’ultima circolare che riguarda il congedo parentale porta importantissime novità, soprattutto per i papà, che ora avranno diritto non solo a 10 giorni di congedo retribuito al 100% ma anche ad altri benefici. Ecco dunque cosa dicono le nuove normative in merito.
Congedo parentale: per i papà cambia tutto
Sono finalmente cambiate le norme che regolano il congedo parentale per i papà e le novità sono diverse. La più importante, che ha ovviamente attirato l’attenzione dei lavoratori, è il congedo parentale obbligatorio di ben 10 giorni e interamente retribuito introdotto lo scorso agosto.
Il genitore ora può chiedere i giorni – anche frazionandoli e non prendendoli in blocco (l’unica regola e che non possono essere divisi in ore ma solo in giorni) – presentando una domanda al datore di lavoro almeno 5 giorni prima di quando intende prendere il congedo. Possono essere sfruttati tra i due mesi prima del parto e i successivi 5 mesi.
Inoltre, nel caso di parto plurimo, il genitore ha diritto al doppio dei giorni – 20 in totale (sempre con la possibilità di frazionarli o prenderli tutti insieme). In ultima battuta arriva un’importantissima specifica: il congedo può essere utilizzato anche dal padre adottivo e affidatario. Le novità però, come anticipato, non finiscono qui.
Congedo parentale per i papà: cosa dice la normativa
Fino ad oggi la normativa che regolava il congedo parentale per i papà era facoltativo e prevedeva la possibilità di indennizzo massimo di sei mesi fino ai 6 anni di età per ogni figlio con il 30% della retribuzione entro i 12 anni del bambino. La nuova circolare specifica invece che ora i mesi aumentato da sei a nove.
In ultima battuta migliora la situazione anche per chi aveva diritto all’indennizzo fino agli 11 mesi perché con reddito particolarmente basso; da oggi si potrà chiedere fino ai 12 anni di vita del bambino e non, come da precedente normativa, fino agli 8 anni.