Covid: stop al bollettino quotidiano ecco quando verrà diffuso
Pare che ci si incammini verso il ritorno alla normalità per il Covid. Lo si desume anche dal fatto che il bollettino ministeriale informativo sarà diffuso una volta a settimana, e non più quotidianamente.
L’informazione parte da una nota ministeriale apposta dal neo-ministro Orazio Schillaci. Non è la sola disposizione ad essere stata inclusa nella nota, ma si è parlato altresì dell’annunciato reintegro in servizio del personale sanitario in precedenza sospeso per inadempienza all’obbligo di vaccinarsi.
La nota, trasposta in un tweet del Ministero della Salute, afferma che la diffusione del bollettino d’aggiornamento sulla situazione legata all’espandersi del Covid-19, proseguirà a cadenza regolare settimanale, ogni venerdì.
Per come affermato dal Ministro Orazio Schillaci, si vuole optare per un ritorno alla normalità in piena regola, e i provvedimenti annunciati negli ultimi giorni costituirebbero parte di tale ritorno. In ogni caso, i dati rimarranno a disposizione delle autorità competenti laddove si volesse optare per un controllo.
Il provvedimento, inoltre, verrà emanato anche sulla base delle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico. Ciò corrisponde sempre a quanto riportato dallo stesso Schillaci.
Del resto, in una situazione in cui si è lontani dai picchi alti registrati in alte fasi, ed un preannunciato ritorno alla normalità, sulla base dei dati stessi, il provvedimento parrebbe giustificato. Siamo a 6 mesi di distanza dall’ultimo stato d’emergenza.
L’altra parte della nota: il reintegro del personale sanitario
Come anticipato, il personale sanitario in precedenza sospeso dal lavoro per inadempienza vaccinale, verrà reintegrato. Ciò avverrà per via di un apposito provvedimento, ma si ricorda anche la scadenza del provvedimento in questione, la quale arriva al 31 dicembre 2022. Si esclude un nuovo provvedimento che continui a tenere lontano il personale sanitario, interessato dal primo provvedimento, dalle relative strutture, ed anzi il personale in questione dovrebbe venire reintrodotto in servizio prima del suddetto termine.
Si afferma anche, nella nota, che vi è una preoccupante carenza di personale medico e sanitario, segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie. Il reintegro anticipato quindi, servirà a colmare determinate lacune del sistema.