Emicrania a grappolo: ecco la correlazione dopo i pasti, gli studi
L’emicrania a grappolo è ad oggi una delle patologie più difficili da trattare, soprattutto per l’ampio spettro di cause che possono provocarla.
C’è però una correlazione con il cibo che i pazienti assumono, dal momento che alcune sostanze purtroppo favoriscono la sua insorgenza.
Una dieta sana ed equilibrata dovrebbe essere la base per ognuno di noi ma, in particolare, chi ha problemi come emicrania o cefalea potrebbe essere costretto a seguire un regime alimentare particolare, dal momento che ci sono determinati alimenti che ne favoriscono l’insorgenza.
Emicrania a grappolo: le cause scatenanti
Come anticipato, purtroppo l’emicrania è piuttosto difficile da trattare perché ha moltissime cause scatenanti e non tutte di facile risoluzione. Tra i fattori che incidono maggiormente ci sono senz’altro lo stress e abitudini sbagliate come fumo o abbondanza di alcol.
Può inoltre essere scatenata da problemi alla vista, aumentata attività dei muscoli pericranici (ovvero cefalea di tipo tensivo), eccessiva sensibilità dei recettori e una riduzione delle endorfine. In ultimo non può essere ignorata la predisposizione genetica – se avere un genitore che ne soffre purtroppo le probabilità che colpisca anche voi aumentano.
Infine l’emicrania può essere anche scatenata da particolari alimenti, per cui ai pazienti che soffrono di cefalea (a prescindere dalla tipologia) è raccomandato un particolare regime alimentare in cui sono eliminati determinati cibi. Vediamo dunque cosa bisognerebbe evitare.
Emicrania: la correlazione con alcuni cibi
Gli ultimi studi hanno dimostrato che esiste anche una correlazione molto precisa tra alcuni cibi assunti durante i pasti e l’insorgenza di un episodio emicranico. In particolare ad essere dannosi sono risultati i cibi dalla digestione complessa.
Sarebbe quindi meglio evitare l’assunzione di agrumi, cipolle, latte e yogurt, crauti, olive in salamoia, frutta secca in guscio (come noci, mandorle e nocciole), fritti, cioccolato e caffè (per quanto in dosi moderate è altresì benefico). Da evitare anche il glutammato di sodio – presente nei cibi che spesso ordiniamo al ristorante cinese ma anche nel comune dado da brodo – i nitrati presenti negli insaccati e i tannini del vino rosso. Evitare inoltre anche la cottura nel forno elettrico, alla brace, la bollitura e la brasatura.
In definitiva bisognerebbe prediligere pasta, pane e riso (meglio se integrali), frutta e verdure fresche, legumi, pesce fresco carne (meglio se bianca), spremute e succhi. Per quanto riguarda la cottura affidatevi al microonde e alla cottura a vapore.