Starbucks accusata di utilizzare sostanze chimiche per il suo caffè
La nota catena di caffè Starbucks è stata accusata di aggiungere alcune sostanze chimiche ai propri caffè.
Stando ad alcuni test indipendenti condotti di recente, un prodotto in particolare della celebre azienda sarebbe corretto con dei prodotti chimici per correggerne il sapore.
Anche Starbucks è infine finita nel mirino dei test per controllare la salubrità dei propri prodotti. Alcuni test effettuati recentemente avrebbero dimostrato che il loro caffè 100% arabica sarebbe corretto con il alcuni elementi chimici per correggerne il sapore ed esaltarne alcune proprietà. Vediamo nel dettaglio quali sono le accuse mosse alla celebre catena di caffè.
Starbucks metterebbe sostanze chimiche nel caffè: cos’è successo
Sembra insomma che anche la nota catena di caffetterie sia infine divenuta bersaglio di test e lamentele a causa della presunta composizione del caffè 100% arabica. A denunciare il fatto sarebbe stata un’azienda rivale – per la precisione la Puroast Coffee Company di High Point (situata nello stato North Carolina).
Stando alla concorrenza, che avrebbe eseguito dei test indipendenti, ci sarebbero livelli di potassio superiori alla norma nei prodotti Starbucks. Solitamente una tazza di caffè da 226 grammi contiene in media 116 grammi di potassio – soglia considerata sicura dalla National Kidney Association.
In questo caso però si tratta di valori non letali né dannosi per un individuo sano – in ogni caso la cifra non è stata diffusa al momento. Tuttavia valori troppo alti potrebbero essere problematici nel caso di un soggetto con problemi pregressi ai reni. L’accusa comunque non è tanto di aver superato i limiti ma di non aver informato la propria clientela.
Starbucks replica alle accuse
Ovviamente Starbucks ha immediatamente replicato alle accuse, specificando in primo luogo che accuse sono infondate (si tratta comunque di test condotti in via del tutto indipendente) e che anche la sua rivale avrebbe mentito ai propri clienti.
In particolare sembra che la Puroast Coffee Company afferma sul proprio sito Web di avere 7 volte più antiossidanti e 70% in meno di acido rispetto ad altri caffè – ipoteticamente lasciando intendere che si tratterebbe di dati infondati.
In ogni caso la denuncia è stata ora sottoposta dal procuratore generale Josh Stein al dipartimento della cultura della Carolina del nord per ulteriori accertamenti. Si attendono quindi nuovi esami per capire se effettivamente si tratta di valori “inventati” per attaccare la compagnia, di una deviazione organica o se effettivamente il caffè è stato corretto.