Tra gli alimenti che consumiamo più frequentemente c’è anche il pollo, ma ci sono 10 cose da sapere prima di mangiarlo.
Negli anni, soprattutto grazie al suo costo, è diventato un alimento principe nelle nostre tavole, ma ci sono diverse cose da sapere prima di consumarlo.
Il pollo è sicuramente un alimento leggero – se mangiato con le giuste modalità – nonché piuttosto versatile e anche economico. Ci sono però delle cose da sapere su questo cibo, che riguarda soprattutto il suo trattamento e gli effetti che ha sul nostro organismo. Scopriamo dunque le 10 cose da sapere prima di mangiare pollo.
In primo luogo è importantissimo saper leggere l’etichetta ancora prima di acquistarlo. C’è infatti una grande differenza tra il biologico, quello allevato all’aperto, a terra e infine quello allevato in gabbia. Il primo riceve mangime bio e non viene tenuto in gabbia, il secondo ha accesso all’aria aperta, mentre il terzo vive in capannoni chiusi ma non è detto che abbia accesso all’esterno.
È poi essenziale sapere che il petto è la parte più magra (soprattutto perché senza pelle, la sua parte più grassa). Con questo taglio avremmo un apporto di appena 100 kcal per 100 grammi. Il discorso ovviamente cambia con cosce e ali, che hanno la pelle e dunque fino al 20% di grassi.
Proprio per questo, a lungo, è stato consigliato come alimento da consumare con tranquillità nel caso di ipercolesterolemia, ma gli ultimi studi hanno evidenziato che contiene lo stesso colesterolo di altre carni – da qui la necessità di mangiarlo con cotture leggere e senza pelle.
Evitate infine alimenti confezionati come crocchette e nuggets, non solo per i valori nutrizionali, ma anche perché diverse ricerche hanno evidenziato che spesso la carne vera e propria è presente solo a metà – l’altra è costituita da nervi, frammenti di osso e grasso. Piuttosto preparatele da soli utilizzando il petto e cuocendo tutto al forno.
Ricordatevi infine di non lavare mai il pollo perché i batteri sulla sua superficie potrebbero spandersi nella vostra cucina. È importante sapere, infatti, che questa carne può veicolare Campylobacter, Clostridium perfringens e Salmonella.
Ricordatevi dunque di evitare di maneggiarlo o, al più, di disinfettare bene le mani dopo. Per quanto riguarda proprio la cottura, sappiate inoltre che la temperatura ideale per eliminare ogni traccia di batteri è di 73° e di conservarlo (crudo o cotto) ben coperto.
Infine possiamo dire che si tratta di un alimento davvero versatile ed economico, come accennato, ma fate molta attenzione a ciò che comprate perché purtroppo alcuni allevatori mettono gli antibiotici nell’acqua e nel mangime e ne rimangono delle tracce anche nella carne. Un eccessivo consumo in queste condizioni potrebbe rendervi resistenti agli antibiotici in caso di utilizzo.
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