Parrebbe proprio strano a dichiararsi, ma i prodotti maggiormente indicati per le pulizie domestiche bio, in molti casi, non funzionerebbero per detergere. Alla base di tutto c’è la chimica. ma vediamo il tutto più nei dettagli.
Sebbene si parli spesso sia di aceto che di bicarbonato per le pulizie in casa, all’insegna della sostenibilità, si dovrebbe operare distinzione per i casi in cui possano funzionare e i casi in cui il funzionamento, in qualità di detergenti non sussiste.
Ad affermarlo la chimica, poiché in relazione allo specifico tipo di superficie da pulire o altro, vi sono proprietà che vanno considerate. Orbene, molte volte le suddette proprietà sono carenti, o del tutto assenti tanto nell’aceto che nel bicarbonato. Vi sono poi casi in cui non è consigliabile ricorrervi per un impatto sull’ambiente.
L’aceto, in fase di pulizia, è molto usato a scopo di contrasto di calcificazione in contenitori o elettrodomestici. Anche usato per la lavatrice per l’ultimo risciacquo, al posto dell’ammorbidente. A fare veramente la differenza in ciò è la composizione acida dell’aceto, il quale contiene per una percentuale fra il 5 e il 6% acido acetico. Quest’ultimo ha un impatto ambientale, come rilevato chimicamente.
Al riguardo, sul sito della Commissione Europea, troverete una lista di sostanze, la DID, ossia “Detergents Ingredients Database”. Per ognuna delle sostanze si valuta grado di tossicità e di degradabilità. Questi valori sono poi stati ripresi e inseriti in un algoritmo allo scopo di calcolare il volume critico di diluizione. Ebbene, si dovrebbe diluire un litro di acido acetico in ben 1666 litri d’acqua per far sì che non riporti conseguenze in termini di tossicità nell’ambiente, laddove apposto negli scarichi.
Anche il bicarbonato, dalle analisi chimiche, non soddisfa. E’ vero che non ha un impatto ambientale in termini negativi, ma se utilizzato laddove non serve si verificherà solamente uno spreco. Molto meglio usare il bicarbonato per pulire frutta e verdura, ad esempio, piuttosto che “indirizzarlo” verso utilizzi alternativi per i quali il medesimo risulta non dotato delle proprietà necessarie.
Per sciogliere il calcare, come nell’esempio precedente, servirà comunque una base acida del composto e il bicarbonato non ce l’ha. Per lavare i panni in lavatrice, non serve a sbiancare perché la sua molecola non è ossidante, e non è neppure in grado di detergere i panni. Inoltre, non li ammorbidisce, perché manca di sostanze antistatiche. Queste ultime sono essenziali in un prodotto ammorbidente, poiché riducono le tensioni esistenti tra le fibre.
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