Come scegliere il latte migliore in base a questi punti
Per quanto riguarda il latte sono moltissime le alternative in commercio ma se siete curiosi di sapere quale sia il migliore fate attenzione a questi punti.
Leggete sempre bene l’etichetta prima di fare la vostra scelta e, soprattutto, fate attenzione a queste caratteristiche.
Il latte è uno degli alimenti indispensabili per il nostro benessere. Nonostante il nostro corpo, oltre una certa età, non sia più adatto a digerire il lattosio (per questo in molti manifestano un’intolleranza improvvisa), si tratta di un prodotto capace di fornirci il giusto apporto di calcio, essenziale per le ossa.
In commercio sono disponibili moltissime marche e soprattutto diversi tipi – soprattutto per chi ha problemi a digerirlo – per cui è importantissimo saper scegliere. Per farlo dovrete affidarvi all’etichetta e ai punti che vogliamo proporvi oggi.
Latte, come scegliere il migliore leggendo l’etichetta
Data l’enorme disponibilità di marche e tipologie diverse, cerchiamo di capire quale sia il latte migliore che possiamo acquistare al supermercato. In tal senso sono 5 le cose da sapere prima di fare la vostra scelta. Iniziamo con il capire cosa ci sia in un singolo bicchiere di questa bevanda salutare; solitamente la proporzione è di circa 7 grammi di proteine, 9.8g di zuccheri, 7.4g di grassi 1.4g di sali minerali (tra cui 300 mg di calcio).
Sulla base di questi dati cerchiamo di capire se è preferibile acquistarlo intero o scremato. Ovviamente la differenza è importante, dal momento che quello intero ha il 3,5% di grassi, mentre lo scremato solo lo 0,5% (facendo sì che nel primo ci siano 130 kcal mentre nel secondo solo 68 kcal). Tuttavia se ci sono meno grassi automaticamente c’è un apporto minore di vitamina A.
Arriviamo poi all’argomento più “spinoso”, ovvero la differenza tra alta digeribilità e quello senza lattosio. In realtà sono la stessa cosa e indicano un prodotto adatto a persone che non possono ingerire lattosio.
Latte, attenzione all’etichetta
In molti poi si chiedono perché si parli tanto dell’alta qualità e il motivo per cui costa di più di quello “normale”. Ebbene, non si tratta soltanto di una dicitura generica, come molti pensano!
Per la precisione vuol dire che il prodotto viene da allevamenti autorizzati e, dunque, deve mantenere assolutamente dei valori nutrizionali migliori di quelli che non riportano la dicitura.
Infine un dato importante da considerare sull’etichetta è la scadenza del latte. In commercio ci sono differenti prodotti; quello fresco ha una durata ci circa 7 giorni, quello microfiltrato invece 10 e quello UHT può durare anche 90 giorni (ovviamente se ben conservato). Ricordate però che una scadenza più lunga comporta una riduzione dei valori nutrizionali – e che dunque sarebbe preferibile bere quello fresco.