Patologie

Dermatite da contatto: come riconoscerla e le cure

asian bDermatite da contatto – Fonte AdobeStockeauty woman has dry skin and scratching her arm in the living room

Al contatto con una sostanza irritante o con un allergeni può capitare che la pelle si cosparga di dermatite, vediamo come riconoscerla e quali sono le cure.

Si tratta di una situazione molto comune, con sintomi molto specifici e, fortunatamente, anche diversi rimedi per farla passare.

La dermatite da contatto è un’infiammazione della pelle causata dal contatto diretto allergeni o con sostanze irritanti. Una situazione ovviamente molto spiacevole ma che per fortuna può essere trattata con efficacia tempestivamente. Vediamo però prima come riconoscerla e quante tipologie di rush cutanei esistono.

Dermatite da contatto, come si scatena e come si manifesta

Prima di ogni altra cosa bisogna capire bene la differenza tra dermatite da contatto di tipo irritativo e quella di tipo allergico. Nel primo caso infatti non si tratta della sensibilità del soggetto ad un dato elemento, ma del contatto con una sostanza genericamente irritante – come acidi, solventi, prodotti abrasivi o piante urticanti.

Prurito per la dermatite da contatto – Fonte AdobeStock

Nel secondo caso, come esplicita anche il nome invece, si tratta di uno sfogo dovuto al contatto con un allergene ed è caratterizzato da da due fasi: la sensibilizzazione all’antigene (solitamente asintomatica) e la reazione allergica dopo la riesposizione.

In entrambi i casi, comunque, i sintomi sono piuttosto definiti: quando si entra a contatto con un agente irritante si avverte più dolore che prurito e solitamente si manifestano eritemi, desquamazione ed edema, vesciche e croste. Gli stessi sintomi sono riscontrabili anche nel caso del contatto con un allergene, anche se in questo caso è più pruriginoso che doloroso e possono comparire anche strie lineari o eritemi circolari a seconda della zona dove è avvenuto il contatto.

Dermatite da contatto, i rimedi

Solitamente la guarigione può richiedere fino a tre settimane dopo l’interruzione all’esposizione dell’agente irritante o allergico – anche se ovviamente gli allergeni identificati devono essere evitati a vita.

Ghiaccio sull’irritazione – Fonte AdobeStock

Per quanto riguarda il trattamento invece si consiglia di effettuare degli impacchi freddi sulla zona colpita e corticosteroidi per interrompere lo sfogo. Nel caso dei soggetti fortemente allergici spesso vengono consigliati anche gli antistaminici da assumere per via orale.

Claudia Anania

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