Accumulatore seriale: una vera e propria malattia, perché succede
Non si parla mai abbastanza della patologia che colpisce un accumulatore seriale, una vera e propria malattia che si scatena per motivi ben precisi.
Per capire il motivo per cui un soggetto manifesta questa malattia è importante andare più a fondo e parlare di altre fragilità psicologiche di questi pazienti.
Tra le patologie più particolari che solo più di recente hanno ottenuto l’attenzione degli esperti c’è l’accumulo seriale, solitamente associata ad altre fragilità di tipo psicologico. Per capire infatti il motivo per cui si scatena questo desiderio di accumulare oggetti (a volte anche vera spazzatura) bisogna tener presente un quadro clinico molto più ampio. Vediamo dunque quali sono i nessi con altre patologie e cosa accade esattamente nella mente di un accumulatore seriale.
Accumulatore seriale, quali altre patologie si manifestano
Gli accumulatori seriali intasano la propria abitazione con oggetti di ogni tipo rendendo ogni spazio della casa letteralmente inabitabile. Molto spesso, inoltre, si tratta di soggetti che non solo non hanno consapevolezza della proprio patologia ma che purtroppo a volte entrano anche in contrasto con chi gli sta accanto – arrivando spesso anche ad un livello di totale isolamento e divenendo a tutti gli effetti dei sepolti vivi nella propria casa.
Ma perché tutto questo accade? Cosa avviene esattamente nella testa di un accumulatore seriale? Per capirlo è utile parlare degli studi condotti dall’Università della Florida, dove gli esperti hanno esemplificato la correlazione tra questa patologia e la depressione maggiore.
Analizzando i dati di ben 252 pazienti inseriti sul Registro della Salute mentale hanno scoperto che 135 di questi erano affetti da disturbo di accumulo e tra di loro il 61,5% manifestava depressione, il 31,9% ansia generalizzata e il 22,2% disturbo di panico.
Accumulatore seriale, cosa accade nella sua testa
Ancora più nel dettaglio il 34,8% dei soggetti studiati presentava, in associazione al disturbo di accumulo, sia depressione che ansia. Quest’ultima però non ha un filo diretto con l’accumulo, ma viene mediata dalla depressione. esiste dunque, anche a livello “sotterraneo” un fattore comune tra questi disturbi.
Molto semplicemente l’accumulatore ha difficoltà a scartare o separarsi da beni di qualunque tipo e spesso, anzi, ne acquisisce sempre di più nel dubbio che “possa sempre tornare utile” – facendo aumentare anche lo stato di angoscia (l’idea di gettare qualcosa diventa un rischio intollerabile).
Ad oggi fortunatamente esistono delle cure farmacologiche per trattare questo disturbo – ovvero terapie a base di atomoxetina (un ricaptatore della noradrelina) – sebbene la scarsa consapevolezza su accennata del soggetto colpito sia in una certa misura un ostacolo per prestargli aiuto.