La depressione è un vero e proprio male oscuro che attanaglia la nostra società. In questa guida un’analisi della situazione, e di cosa fare necessariamente per uscirne.
Malgrado ciò che si pensi, la depressione è un disturbo molto diffuso. Dunque non qualcosa di strano e insolito, ma che va affrontato e curato. Il riferimento è spesso alle società occidentali, dove è più avvertito il disturbo.
Si stima infatti che, in Occidente, circa una persona su 15 soffre di depressione. Da queste statistiche si può comprendere come si debba allontanare lo stigma nei confronti di questa malattia. Perché è una patologia, ma dalla quale si guarisce.
Si può avere la depressione maggiore, o disturbo depressivo maggiore, la distimia o disturbo depressivo persistente. E infine altri disturbi depressivi, tra cui quelli specificati e quelli non specificati. tutto ciò in relazione alla sintomatologia. Quanto alle cause, si può avere disturbo disforico premestruale, disturbo depressivo associato, e disturbo depressivo iatrogeno.
Poniamo ordine in merito alle distinzioni, a cominciare dalla classificazione della depressione per sintomi. Chi soffre del disturbo depressivo maggiore, è soggetto al sintomo di un notevole calo del tono dell’umore, riduzione degli interessi mostrati. Il soggetto tende a non dedicarsi più a quelle che sono le solite attività piacevoli. Cambia anche il contenuto del pensiero e la cognizione è alterata.
Si tende dunque a restare fermi, a non praticare nessun genere d’attività, ed inoltre vi si affiancano al disturbo anche alterazioni del sonno e dell’appetito. A contraddistinguere la distimia, oltre ad alterazione di sonno e appetito, difficoltà a concentrarsi e mancanza di determinazione nelle decisioni, basso livello di autostima. ma anche perdita di speranza verso il futuro, irritabilità ed isolamento sociale.
Quanto agli altri disturbi depressivi per sintomi, accade che vi siano sintomi non unitariamente ricompresi per l’individuazione di una delle due tipologie già menzionate, ma che possa qualificarsi con la diagnosi, o rimanere inqualificabile. Nelle distinzioni per cause, la prima causa è relativa alla seconda metà del ciclo mestruale, l’altra lo è ad un’altra condizione fisica (disturbo “associato”), e l’altra ancora a sostanze o farmaci assunti.
Si può ricorrere a terapia farmacologica, oppure somatica (come la stimolazione transcranica o la terapia elettro-convulsiva). Altra tecnica, la deprivazione totale di sonno, e poi la terapia della luce (light terapy). Infine, vi è un trattamento specifico per la depressione che resiste alle terapie suddette, la TSD e LT (unipolare e bipolare).
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