Infarto nelle donne come si avvisa e chi è più predisposta
Non tutti sanno che negli uomini e nelle donne l’infarto colpisce in maniera diversa, vediamo quindi come si manifesta e chi è più a rischio.
C’è dunque una grande differenza di sintomi a seconda del sesso per questa patologia e per le donne purtroppo è più problematico.
Secondo i dati messi a disposizione dall’Istituto Superiore di Sanità, la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte nel nostro paese, con ben il 28% di tutti i decessi registrati.
Di questi la maggior parte sono uomini, dal momento che sono il doppio rispetto alle donne. Questo però non vuol dire che per loro sia una condizione meno grave. In realtà quello che non tutti sanno è che riconoscere un infarto in un soggetto di sesso femminile è più difficile.
Infarto nelle donne, come si manifesta
La difficoltà nel diagnosticare un infarto deriva dal fatto che purtroppo nelle donne spesso è più silente che negli uomini ed è dunque arduo riuscire a riconoscerlo sulla base dei sintomi manifestati. Si tratta di segnali così vaghi rispetto al dolore toracico schiacciante associato solitamente a questa patologia che non tutti riescono a capire fin da subito di cosa si tratta.
Questo potrebbe essere dovuto al fatto che nei soggetti femminili si hanno ostruzioni non solo nelle arterie principali ma anche in quelle più piccole – le quali forniscono sangue al cuore (tipo di patologia che riporta il nome di malattia microvascolare coronarica o anche cardiopatia dei piccoli vasi).
Esistono dunque dei sintomi principali nel caso di un infarto in corso per una donna? In realtà sì, ovviamente (altrimenti sarebbe del tutto asintomatico) e consistono in: affanno, bruciore allo stomaco e indigestione, nausea e vomito inspiegabili, pressione al petto ma anche nella schiena e nella pancia (questo sintomo può essere più lungo di qualche minuto o può presentarsi come intermittente) e sudorazione improvvisa.
Sebbene sia importante concentrarsi su ogni campanello d’allarme singolarmente, è essenziale analizzarli nel complesso per poter effettuare la diagnosi. Purtroppo quest’ultima spesso non è abbastanza tempestiva, perché (come accennato) i sintomi sono piuttosto vaghi.