Di tossinfezione alimentare ne soffrono attualmente 600 milioni di persone nel mondo. L’interrogativo che ci poniamo è il seguente: come stare alla larga da tale problematica alimentare?
La tossinfezione viene causata dall’ingestione di cibo contaminato da batteri, parassiti, prodotti chimici. Si pensi che un terzo dei decessi riguarda bambini e bambine al di sotto dei 5 anni d’età, per come risulta da uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Vi sono vari generi di tossinfezione, e se ne contano circa 250 al mondo, causate da molteplici agenti patogeni. Il fenomeno della tossinfezione è un fenomeno che riguarda sia le intossicazioni che le infezioni. parliamo dunque di 250 tra intossicazioni e infezioni alimentari.
Ma è bene porre una linea di demarcazione tra le medesime. L’intossicazione avviene nel momento in cui l’agente patogeno è dato dalle tossine prodotte nell’ambito di una preparazione sbagliata dell’alimento, o da una conservazione altrettanto sbagliata.
Si ha invece infezione nel momenti in cui sono i microrganismi a contaminare direttamente l’alimento. Parliamo di virus, batteri, parassiti, e via discorrendo.
In cucina, non si preparino con troppo anticipo le pietanze così da farle stare non conservate adeguatamente. inoltre, i cibi dovranno essere conservati in frigo o in congelatore, nella temperatura e con le modalità previste. Dunque sarà bene informarsi prima, e in molti casi si troveranno le indicazioni sul retro confezione di molti cibi confezionati.
Si tenga conto che i microbi che infettano si possono combattere con il freddo e con il caldo, parlando di temperature più all’estremo. Si pensi che un frigorifero esercita il suo potere refrigerante a circa 4 gradi centigradi. Molto spesso il livello di freddo non si rivela sufficiente a scongiurare il pericolo, per l’alimento, di essere attaccato.
Se si tratta quindi di alimenti che dovranno essere conservati per una certa durata, molto meglio optare per il congelatore. Per il caldo invece, ci si affiderà alla cottura. La frittura in particolare, è sicura da questo punto di vista, per il fatto di raggiungere temperature molto elevate, fino anche a 180 gradi. Se si nutrono dei dubbi inerenti all’avvenuto (o meno) attacco di microrganismi, la frittura è l’ideale.
L’abbondanza di sale o zucchero nelle conserve poi, allontana il pericolo, con l’assorbimento dell’acqua e la conseguente eliminazione di tutti i microrganismi, che non vi potranno proliferare. Ciò vista la totale assenza di umidità nell’alimento.
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