Più che di un’intolleranza alimentare, la celiachia è una vera e propria malattia autoimmune, e come tale va trattata. Importantissimo saperla scoprire con i relativi test diagnostici.
La celiachia è l’infiammazione cronica dell’intestino dovuta all’ingestione di glutine. E’ bene essere informati sulla presenza della malattia così da poterne evitare del tutto gli effetti e condurre comunque una vita sana.
E’ bene saperlo, poiché il glutine, come risaputo, è presente in alimenti come il pane e la pasta, tanto per fare degli esempi, che sono normalmente presenti nell’alimentazione. Con l’acquisita consapevolezza infatti, si potranno consumare prodotti senza glutine, ed escludere quest’ultimo dalla propria dieta.
Per l’età adulta. Il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi tTG e delle IgA totali nel sangue è il primo passaggio per una diagnosi corretta. Dei valori nei limiti escludono normalmente la presenza di celiachia. Se, al contrario, i valori sono fuori norma, superiori di molto ai limiti, si rivelerà necessario il passaggio della biopsia duodenale. Quest’ultima stabilirà con certezza se vi sia celiachia o meno.
Laddove i valori si rivelino superiori, ma non di molto, ai limiti, si dovrà prima verificare se si è positivi agli anticorpi anti-endomisio. Se vi è positività, allora si ricorrerà alla biopsia duodenale. Se il risultato è negativo, è di fatto certo che non vi sia celiachia.
Per l’età pediatrica. Si ricorrerà innanzitutto al dosaggio degli anticorpi anti-tTg e IgA totali. Per valori nella norma non vi sarà celiachia. Se invece le transglutaminasi risultano nella norma, ma le IgA totali siano inferiori a 5, si ricorrerà allora alla valutazione delle IgG. Con valori nella norma non vi sarà celiachia, diversamente ricorrere a biopsia duodenale.
In una situazione intermedia, con anticorpi anti-transglutaminasi alterati, e valori di IgA totali nella norma, si potrà evitare la biopsia. La Società europea di gastroenterologia ha al riguardo pubblicato delle linee guida, comprendenti i casi in cui è possibile evitare la biopsia duodenale, e che corrispondono ai seguenti:
Anticorpi anti-tTG IgA superiori di almeno 10 volte al valore soglia, profilo genetico compatibile (HLA-DQ2 e/o DQ8), positività per gli anticorpi anti-endomisio EmA IgA, e laddove dal quadro clinico si desumano sintomi di malassorbimento correlati con l’assunzione di glutine, che facciano già prospettare la presenza patologica.
Da notare che, per i bambini sotto i due anni d’età, la diagnosi può basarsi in aggiunta su anticorpi anti-gliadina deamidata (anti-dGP IgG).
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