Il Ministero della Salute ha stilato un decalogo per utilizzare al meglio il frigo ed evitare di incorrere in numerosi problemi con i propri alimenti.
È importantissimo infatti assicurarsi che questo elettrodomestico funzioni al meglio e non solo per una questione di risparmio in bolletta.
Un recente studio sul funzionamento dei frigoriferi ha rivelato un dato assolutamente preoccupante: circa il 30% di questi elettrodomestici non funziona come dovrebbe e si registrano temperature che viaggiano intorno ai 12°C, mentre quella interna è mediamente di 7,4°C.
Proprio per questo di recente il Ministero della Salute ha stilato e diffuso un decalogo per aiutarci a controllare che il frigo funzioni al meglio e per poter fare corretta manutenzione; il rischio infatti non è solo per le bollette, ma anche per gli alimenti al suo interno, ovviamente.
Quando si parla del frigorifero è bene tener presente una serie di accorgimenti in modo che funzioni a dovere. Ad esempio è importante pulirlo regolarmente e togliere l’eccesso di ghiaccio che si forma (soprattutto nel freezer). Allo stesso modo si consiglia di far raffreddare le pietanza appena cotte prima di riporle in frigo così da evitare bruschi cambi di temperatura al suo interno.
Ricordatevi poi di controllare la temperatura interna (che dovrebbe essere sempre al massimo intorno ai 4-5° C); i modelli moderni hanno il display con il termometro, ma nel caso fosse sprovvisto potete acquistarne uno e installarlo all’interno. Ricordate inoltre che ogni ripiano (sportello compreso) ha temperature diverse, per cui leggete il manuale per capire dove riporre ogni alimento.
Un altro avvertimento essenziale è ricordarsi di non sovraccaricare troppo il frigorifero, dal momento che l’aria fredda deve poter circolare al suo interno liberamente. Se questo non avviene la temperatura non sarà più uniforme.
Gli altri 5 punti del decalogo si concentra prevalentemente sul cibo, che bisogna conservare con attenzione per evitare problemi di natura alimentare. Fate ovviamente attenzione, ad esempio, alla data di scadenza per avere un prodotto salubre e per preservare le proprietà organolettiche.
A tal proposito, le aziende sono tenute ad indicare non solo la data di scadenza, ma anche la temperatura ottimale per conservare gli alimenti (dal momento che ognuno di questi ha specifiche e dunque esigenze diverse). In questo modo potrete anche scoprire dove posizionare un alimento e, soprattutto, entro quanto può essere consumato se viene scongelato. Alcuni prodotti, invece, non hanno affatto bisogno di essere conservati in frigo e, anzi, potrebbero alterarsi se riposti al suo interno (come alcuni ortaggi o frutti).
Ricordatevi inoltre di separare gli alimenti crudi da quelli cotti per evitare che i microorganismi eventualmente presenti nei primi possano contaminare i secondi. In effetti, come scritto nel decalogo, sarebbe sempre bene conservare i prodotti nelle loro confezioni originali (perché contiene la data di scadenza). Se però si tratta di un alimento cotto o se avete necessità di cambiare contenitore (cercatene ovviamente uno ermetico), scrivete la data a mano per non sbagliare.
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