Allerta farmaci in Italia, quali sono quelli che scarseggiano
A quanto pare, in Italia, si verifica una vera e propria allerta farmaci, in quanto determinate tipologie sono carenti sul mercato. Cerchiamo di scoprirne di più al riguardo, in particolare quali sono i farmaci interessati.
Stando ai dati diffusi dall’Agenzia Italiana del Farmaco, sono circa 3.000 i farmaci dei quali è stata dichiarata la carenza da parte delle varie associazioni regionali dei farmacisti. E’ questo il periodo oggetto di carenza.
Le cause sono rinvenibili nella pandemia, e conseguente emergenza sanitaria (anche farmacologica) ancora in corso. E in più anche la guerra in Ucraina a complicare le cose.
Sulla base di quanto dichiarato da Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria a Sky Tg24, è stata la crisi internazionale a rendere tutto più costoso e difficile da reperire, e rischia di rimetterci la filiera.
I farmaci carenti
I farmaci carenti consistono in antifebbrili per bambini basati sull’ibuprofene, antibiotici ad uso pediatrico da somministrare per via orale. E poi farmaci per varie cure cardiovascolari e alcuni antipiretici. Ciò corrisponde al resoconto fatto, sempre su Sky Tg24 dal farmacista milanese Giovanni Brambilla, intervistato.
La filiera, sempre secondo il Presidente di Farmindustria, Cattani, sta scontando diverse difficoltà nell’approvvigionamento da materie prime. Queste ultime, necessarie per la produzione, in particolare alluminio, pervengono per il 75% da Cina e India. C’è da dire che i prezzi si sono ribassati dell’1%, ma questo a fronte della crisi in atto è ben poca cosa.
La mancanza di tutti gli approvvigionamenti necessari possono determinare, e già determinano, una pressione crescente per la filiera. In altri termini, a farne le spese sono le aziende produttrici del farmaco. Lo stesso Cattani ha sottolineato come, viste le difficoltà attuali, servirebbero degli interventi governativi a sostegno della filiera.
La situazione internazionale
Essa risulta aggravata dalla guerra in Ucraina. Come sottolineato da Roberto Tobia, Segretario di Federfarma, in un’intervista al Messaggero. Una quota rilevante di materiali per packaging, in particolare alluminio, proviene proprio dai paesi dell’Est. E anche in caro carburante ha contribuito allo slittamento delle consegne.
Le possibili soluzioni alla temporanea carenza
Come il farmacista Brambilla, intervistato da Sky, ha fatto notare, una soluzione potrebbe essere quella dei preparati galenici, farmaci preparati direttamente in farmacia. Essi sarebbero molto simili ai farmaci originali. Anche gli equivalenti potrebbero rivelarsi d’aiuto, ma la loro diffusione risulta ancora insufficiente in Italia.
L’Italia è il Paese che in Europa li utilizza di meno. Gli Italiani infatti, per quanto espresso anche da Tobia nell’intervista rilasciata, preferiscono sempre il farmaco di marca. C’è da dire però che spesso, negli equivalenti, il principio attivo è lo stesso, ma in determinati casi vi sono differenze nella rimanenza della composizione.