Tumori, scoperto nuovo farmaco che attacca la cellula tumorale
Sono stati condotti nuovi interessanti studi che riguardano la cura per il cancro e in particolare è stato scoperto un nuovo farmaco che attacca la cellula tumorale.
Si tratta di una scoperta assolutamente incredibile che potrebbe aprire la strada ad un nuovo modo di curare le neoplasie.
Ogni giorno i ricercatori sono al lavoro per poter trovare una cura efficace per ogni tipo di malattia, soprattutto quando si parla di tumori. Sono infatti moltissime le diagnosi effettuate ogni anno, per cui è essenziale continuare a studiare questo fenomeno per poter garantire la guarigione dei pazienti nel modo più sicuro possibile.
Uno studio recente ha posto l’accento sulla possibilità di curare le neoplasie con l’uso di uno speciale farmaco, che sarebbe in grado di attaccare le cellule tumorali. Si tratta di un passo avanti importantissimo, anche se sono molte le problematiche ancora da risolvere.
Farmaco che attacca le cellule tumorali, come agisce
Arrivano nuove scoperte che riguardano la lotta contro il cancro e questa volta gli occhi sono tutti puntati su un farmaco che potrebbe favorire la guarigione in quanto capace di attaccare le cellule cancerose. Il nuovo ritrovato si chiama NJH395 e sarebbe in grado di stimolare il sistema immunitario ad aggredire le neoplasie dall’interno.
Lo studio, recentemente pubblicato su Cancer Immunology Research, sottolinea che nel farmaco sono presenti due molecole, un anticorpo che si lega alle proteine che rivestono il tumore e un carico utile che consiste in un immunostimolante trainato nel tumore dall’anticorpo.
Si tratta del primo test sugli esseri umani, come ha spiegato il dottor Vasileios Askoxylakis, l’oncologo radioterapista che ha guidato la ricerca. La differenza, spiega, è nel fatto che il medicinale non attacca direttamente il tumore (come fanno altri ritrovati già utilizzati per le terapie oncologiche) ma riesce ad attivare il sistema immunitario, che a sua volta attacca le cellule tumorali. Un sistema decisamente più sicuro e meno tossico dei precedenti.
Farmaco antitumorale, le criticità della ricerca
Al momento lo studio è ancora alla fase 1 a causa di alcune criticità scoperte durante il trial. Sono stati coinvolti ben 18 pazienti con diagnosi di tumori metastatici avanzati per verificare la risposta dell’organismo dopo diversi giorni dal primo trattamento.
Purtroppo al momento sono diversi i problemi emersi con la somministrazione del NJH395, dal momento che è stato verificato che il farmaco, attivando la risposta immunitaria, potrebbe causare il rilascio di citochine – le quali a loro volta potrebbero causare danni agli organi sani.
Inoltre alcuni pazienti che si sono sottoposti al test hanno sviluppato anticorpi contro il farmaco, rendendo di base la terapia inefficace. I ricercatori sono dunque al lavoro per risolvere queste criticità, ma si dicono fiduciosi che il loro studio possa servire da base per la scoperta di nuovi farmaci più sicuri ed efficaci.