E’ avvenuta una sistematica revisione degli studi svolti sul tema a partire dal 1 marzo 2016 e fino al 31 marzo 2020, laddove è stata testata l’efficacia del vaccino da papilloma virus. E’ stato valutato l’impatto sulle lesioni cerebrali precancerose e non solo.
Anche rispetto ai condilomi genitali, ovvero lesioni benigne, e inoltre sull’infezione stessa da HPV (Papilloma virus). Il vaccino è molto utile alle donne, in quanto preserva in buona parte, da lesioni cancerose e precancerose del collo uterino.
Le riduzioni maggiori si sono avute per le fasce d’età più giovani, giovani ragazze tra 14 e 17 anni. Seppur molto utile per ridurre l’incidenza del tumore alla cervice uterina, il vaccino dal papilloma virus non si rivela utile solamente per le donne, ma anche negli uomini.
Incide infatti positivamente su diverse altre lesioni cancerose e precancerose, a titolo preventivo. Vediamo come detta utilità possa manifestarsi altresì per gli uomini.
Si è osservato, in oltre cento studi appena riepilogati, una riduzione ampia di forme anali precancerose d’alto grado negli uomini vaccinati. Ciò pur non esistendo una forma diagnostica per tumori e patologie non cervicali correlate al papilloma virus. Per queste nel complesso, si registra un tasso d’incidenza inferiore, sempre in relazione ai non vaccinati.
Nelle donne sottoposte a vaccinazione, si è notata, oltre ai benefici inizialmente descritti, altresì la riduzione d’incidenza per i condilomi anogenitali. Riduzione che ha visto picchi significativi sempre nel gruppo d’età più giovane (88% di incidenza in meno). Se ne trarrebbe quindi anche la conclusione che, per determinati ambiti in particolare, prima ci si vaccina e meglio sarà per l’efficacia degli effetti.
Inoltre, sempre nelle donne, emerge negli studi una riduzione davvero significativa di papillomatosi respiratoria ricorrente. Quest’ultima è una forma infettiva delle vie aeree, abbastanza rara, causata dal papilloma virus.
Per garantire il più alto grado d’efficacia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di vaccinarsi, rispetto ad infezione da HPV fra i 9 e gli 11 anni. Il piano nazionale di vaccinazione in Italia, prevede il trattamento gratuito per tutti gli adolescenti, femmine, ma anche maschi.
E’ stato poi introdotto, sempre in Italia, il vaccino 9-valente in sostituzione di quello quadrivalente. Sono cioè stati aggiunti altri cinque ceppi oncogeni di protezione dalle malattie correlate all’HPV. Si raccomanda in ogni caso, oltre alla vaccinazione, di seguire anche le altre precauzioni da tutte le malattie sessualmente trasmissibili. Anche lo screening del collo dell’utero rimane di importanza notevole, da effettuarsi regolarmente.
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