Se non dormi è perché sbagli il momento
Hai problemi ad addormentarti? Forse il problema risiede nel fatto che sbagli momento per andare a letto.
A seconda dell’età infatti ci sono delle fasce orarie in cui è più semplice riuscire ad addormentarsi senza troppa fatica.
La qualità del sonno è assolutamente fondamentale tanto per preservare la nostra salute quanto per essere più performanti nel corso delle nostre attività giornaliere. A meno di disturbi del sonno, come l’insonnia (che purtroppo colpisce sempre più persone) è molto probabile che non riesci a prendere sonno perché sbagli il momento in cui ti metti a letto. Vediamo dunque quali sono le fasce orarie più consigliate per dormire al meglio.
Quanto dovremmo dormire per ricaricare le energie?
Senza dubbio dormire è uno degli aspetti fondamentali per preservare la nostra salute e poter essere più reattivi nel corso della giornata. Un recente studio ha infatti sottolineato i danni che può causare al nostro cervello il sonno intermittente, causato da problemi come l’insonnia. Questa patologia purtroppo colpisce sempre più persone ed è causato da fattori come ansia o stress – per cui fortunatamente esistono oggi moltissimi rimedi.
A meno che non si abbia effettivamente problemi d’insonnia però, è più probabile che non non si riesca a prendere sonno perché si sbaglia momento. Non tutte le fasce d’età infatti hanno gli stessi orari, dal momento che un ruolo fondamentale è giocato anche dallo stile di vita che seguiamo. Cambiano dunque i tempi di riposo a seconda dell’età del soggetto; ad esempio i neonati fino a 3 mesi devono dormire dalle 14 alle 17 ore, mentre dai 4 agli 11 mesi si consiglia un riposo totale di circa 12-16 ore.
Salendo la scala e arrivando all’età adulta, gli esperti raccomandano ai soggetti di dormire circa 7-9 ore ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 64 anni, mentre oltre è sufficiente riposare per circa 7-8 ore. Non bisogna poi sottovalutare che questo lasso di tempo è in realtà composto da diversi cicli, che bisogna tener presenti per riuscire ad ottimizzare il riposo.
Fatichi a dormire? Prova a cambiare momento
Ovviamente bisogna tener presenti anche altre abitudini quando si tratta di riposo, come l’orario in cui ceniamo e altre piccole abitudini che nel corso della giornata potrebbero spostare il nostro orologio biologico, ma esistono comunque dei parametri di riferimento per assicurarsi di dormire e ricaricare le energie al massimo.
Il calcolo si basa ovviamente sull’orario della sveglia e sulla somma di ogni ciclo di sonno (che dura circa 90 minuti), alla quale va anche aggiunta una quindicina di minuti necessari per riuscire ad addormentarsi. Partendo da questo presupposto, ad esempio, se abbiamo la sveglia alle 7 sarà necessario andare a letto alle 23 per riuscire a completare 5 cicli (e dormire dunque 7,5 ore), mentre bisognerà anticipare alle 21.30 nel caso si debbano fare 6 cicli e dormire in tutto 9 ore.
Ricordate sempre che si tratta di linee guida e che non devono essere seguire al centesimo di secondo, ma rappresentano comunque dei validi riferimenti per assicurarsi di riposare al meglio. Dormire poco infatti non solo ha effetti sul nostro cervello, ma regola anche l’appetito e il metabolismo, così come riduce anche il rischio di malattie cardiache o diabete e perfino la depressione.