Se hai notato la manifestazione di un dolore all’inguine quando tossisci, fai sforzi o sollevi pesi ? Corri al pronto soccorso.
Si tratta di una condizione molto comune ma che non si risolve da sola, per cui è bene conoscere a fondo i sintomi e correre subito da un medico.
L’ernia inguinale è una condizione molto diffusa tra la popolazione, soprattutto maschile (si stima che il rapporto tra pazienti uomini e donne sia addirittura di 8:1), e che solitamente non è pericolosa. Tuttavia, ed è bene precisarlo, può portare a complicazioni gravi se non trattata in tempo.
Proprio per questo è bene identificare subito i sintomi e correre da un medico per ulteriori accertamenti, il quale solitamente dispone un intervento chirurgico – decisamente poco rischioso ma risolutivo.
L’ernia inguinale è una condizione per cui avviene una fuoriuscita di viscere (solitamente intestino ma anche grasso addominale o il contenuto dell’addome) attraverso una zona di debolezza della parte addominale – punto detto porta erniaria.
In genere infatti le fasce muscolari permettono di resistere alle sollecitazioni e alle pressioni all’interno dell’addome, ma la zona inguinale è decisamente più delicata e con poca muscolatura – soprattutto nei soggetti maschili. Solitamente si manifesta con un fastidio o dolore intenso quando aumenta la pressione anche a causa di comuni gesti come un colpo di tosse, piegamenti e sollevamento di oggetti pesanti.
L’ernia inguinale può manifestarsi su un lato solo o essere bilaterale ed essere indiretta – quando in un soggetto maschile l’apertura che consente ai testicoli di scendere fino allo scroto non si chiude correttamente – oppure diretta se avviene un indebolimento dei muscoli addominali che si verifica con il passare degli anni (condizione più comune della precedente). Uno dei sintomi più evidenti è anche la tumefazione della zona interessata.
Nelle donne, invece, si parla più spesso di ernia crurale o femorale (quando dunque interessa il legamento inguinale, il quale si riversa all’interno del canale femorale). Nei soggetti femminili la patologia è più difficile da diagnosticare perché sintomi sono meno visibili e causano dolori pelvici e problemi di natura ginecologica come cisti ovariche, endometriosi o fibroma.
I sintomi più comuni dell’ernia inguinale consistono in un rigonfiamento della zona colpita, senso di pressione all’inguine, difficoltà a stare in piedi, fastidio e bruciore e dolore che può rendere difficoltose le attività su menzionate (come anche un semplice colpo di tosse o starnuto).
Non esiste una vera e proprio cura farmacologica, ma è bene rivolgersi immediatamente ad un medico per valutare la gravità della situazione; le complicazioni possono infatti essere molto gravi – basti pensare che uno strozzamento dell’ernia può addirittura causare ostruzione intestinale.
Quando dunque si presentano i primi sintomi sono poche le soluzioni che il medico può proporre al paziente; se la natura dell’ernia è ridotta si può optare per un mezzo contenitivo come mutande elastiche, ma essendo una condizione che generalmente tende a peggiorare, l’unica vera soluzione da adottare è un intervento chirurgico per riposizionare le viscere.
Ad oggi l’operazione è priva di rischi e anche poco invasiva – essendo in laparotomia o laparoscopia. Il paziente recupera completamente la mobilità entro 4 settimane dall’intervento, tempo in cui ovviamente dovrà fare molta attenzione agli sforzi.
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