Problemi di tiroide: ecco gli alimenti che non possono mancare
Quando si ha a che fare con problemi di tiroide ci sono degli alimenti che non possono mancare, ecco quali.
Nonostante sia ovviamente raccomandabile a tutti un regime alimentare equilibrato, ci sono delle accortezze in più da tener presenti di fronte a questa patologia.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i disturbi alla tiroide sono sempre più frequenti tra la popolazione – si stima che circa un neonato su 3.000 nasca con una forma di malattia a questa ghiandola.
Essendo così diffusa, dunque, gli esperti si sono adoperati molto per poter fare della corretta informazione e, in particolare, hanno stilato una lista di alimenti che non devono assolutamente mancare per aiutare il nostro organismo.
Tiroidismo, cos’è e quali problemi comporta
Prima di tutto è essenziale capire cos’è la tiroide e cosa comporta una sua disfunzione. Questa ghiandola è fondamentale per il benessere del nostro organismo, essendo responsabile del metabolismo corporeo – come il consumo dell’ossigeno e la sintesi del colesterolo – favorisce lo sviluppo scheletrico già in vita fetale e regola la sintesi proteica.
È inoltre responsabile dello sviluppo della pelle e dell’apparato pilifero, controlla il battito cardiaco, la temperatura corporea e favorisce l’ematopoiesi (ovvero la produzione delle cellule del sangue).
Quando si ha un disturbo a questa ghiandola, posta alla base della gola, si può avere una scarsa produzione di ormoni T3 e T4 – nel caso in cui si manifesti ipotiroidismo – o anche un anche un eccesso nel caso “lavori troppo” (ipertiroidismo).
Per questo, se si è affetti da una patologia alla tiroide, è bene iniziare un percorso terapeutico con un endocrinologo ma anche seguire uno specifico regime alimentare.
Tiroidismo, cosa non deve mai mancare nella dieta dei soggetti colpiti
A chiarire cosa sia essenziale per i soggetti colpiti da tiroidismo è intervenuta la dottoressa Silvia Migliaccio, specialista in endocrinologia e presidente della Società Italiana di Alimentazione. Secondo l’esperta è essenziale regolare al meglio la quantità di iodio assunta con la dieta.
Questo nutriente è particolarmente presente in alimenti come il pesce e in tutte le coltivazioni che si trovano vicino al mare, ma il modo più appropriato per integrarlo è sicuramente il sale iodato.
Ma perché è così importante assumerlo? Secondo gli esperti favorisce il corretto funzionamento della ghiandola – poiché lo iodio in forma di ioduro viene assorbito dalla tiroide per poter sintetizzare l’ormone corrispondente. Per quanto riguarda l’apporto giornaliero, tenete presente che secondo l’ISS la dose corretta sarebbe di 150 gr al giorno ed essendo scarsamente presente nell’acqua o negli alimenti è bene imparare ad integrarlo.