La dieta personale è quella che, più di tutte, fa dimagrire. Anche se magari, con questa denominazione, molti non ne avranno sentito parlare, altri non è che quella consigliata dallo specialista in relazione alle caratteristiche del paziente.
La dieta personale altro non è che la dieta assegnata dal dietologo, e che risulta personalizzata in base alle caratteristiche fisiche ed esigente del paziente o della paziente che voglia dimagrire, o che ne abbia una stretta necessità.
In particolare, la dieta personale è un percorso che insegna a “mangiare bene”, ovverosia in modo equilibrato. Eliminando tutti gli eccessi da un lato, e favorendo l’assunzione di nutrienti importanti per l’organismo in quantità degne di nota, si otterranno i risultati sperati.
Il tutto sempre in correlazione allo specifico caso. Non solamente essa tiene conto delle necessità, ma altresì dei gusti dell’individuo. Così che verrà anche facile, una volta intrapresa la strada, proseguirla senza cadere in tentazioni varie.
Al contrario, una dieta non su base personale, non produrrà effetti nel lungo periodo, e il soggetto che la segue avrà difficoltà a proseguirla. Spesso non per un “capriccio” di chi si sottopone a tale dieta, ma per via di un vero e proprio stress al quale l’organismo viene sottoposto.
E’ per l’appunto tale stress che induce a “sgarrare”, in quanto l’apporto di nutrienti non è proporzionato al fisico del paziente. E, laddove quest’ultimo prosegua comunque, andrà incontro ad un rapido ed eccessivo dimagrimento. Condizione che, una volta terminata la dieta, darà seguito ad un altro processo, altrettanto rapido, di recupero del grasso perso.
Ad esempio, la persona che dovrà seguire la dieta, è attiva e dinamica, quindi svolge attività fisica, oppure e sedentaria? Chiaramente, nell’esempio considerato, l’apporto di nutrienti del quale dovrà beneficiare la persona attiva fisicamente, dovrà rivelarsi superiore rispetto a quello della persona sedentaria.
Determinante anche la presenza di patologie in gradi d’ostacolare il dimagrimento, quali la sindrome dell’intestino irritabile e la diverticolite, tanto per fare degli esempi. I vegetariani dovranno seguire un piano alimentare che controbilanci efficacemente l’assenza di carne e pesce. La possibilità di escludere gli alimenti non graditi, ed includere il più possibile quelli molto graditi, farà la differenza, per come accennato.
Le diete veloci, preconfezionate, e molto drastiche, non si rivelano consigliabili, mentre una dieta personale, per tutte le motivazioni citate, non ha controindicazioni, ed induce al dimagrimento salutare e graduale.
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